Le notizie pubblicate dal
giornale on line Il Marghine.net sull’ennesima diffida alla Tossilo
S.p.A. che gestisce gli impianti di trattamento dei Rifiuti, per
violazione delle prescrizioni AIA e criticità ambientali rilevate
dall’ARPAS di Oristano, confermano (se ce ne fosse ancora bisogno),
la fondatezza delle preoccupazioni dei cittadini di Macomer e del
Marghine sulla loro salute e la salubrità del territorio.
Dalla lettura del
provvedimento che la Provincia di Nuoro ha emanato a seguito
dell’ispezione effettuata dall’Arpas Oristano in data 18 luglio
2017 emerge, infatti, un quadro inquietante sullo stato di gestione
degli impianti di trattamento e stoccaggio dei rifiuti solidi urbani
in capo alla Tossilo Spa e al Consorzio industriale in liquidazione
di Macomer. Sono numerose e gravi le violazioni all’Autorizzazione
Integrata Ambientale (AIA) e altrettanto numerose le criticità
ambientali segnalate tanto da porre seri dubbi sulla capacità
gestionale della struttura a cui è demandata la conduzione degli
impianti.
Appare completamente
fuori controllo la gestione dell’impianto di compostaggio per
quanto riguarda il superamento dei valori limite delle emissioni del
sistema di deodorizzazione (biofiltri e scrubber), il mancato
processo di aerazione forzata della frazione organica da selezione
meccanica e il posizionamento non conforme alla legge del sistema di
controllo delle emissioni. In violazione al dettato autorizzativo e
prescrittivo anche la permanenza in fossa dei rifiuti tal quali oltre
i limiti previsti dalle prescrizioni e gli scarichi in rete fognaria
( Solidi sospesi, Cadmio e Rame).
Queste sono solo alcune
delle gravi inadempienze rilevate a cui se ne aggiungono ulteriori
che riguardano in maniera particolare la gestione e la dismissione
della discarica controllata di Monte Muradu dove sono state
evidenziate irregolarità nel conferimento e nella copertura
giornaliera dei rifiuti e criticità nel sistema di intercettazione
del percolato e delle acque meteoriche esterne all’impianto, già
oggetto di una precedente diffida nel 2015.
La situazione si aggrava
se leggiamo le notizie riportate da un consulente tecnico ambientale
della Tossilo nel suo sito
http://www.abbattimentocattiviodori.com/scrubber-senza-reagenti-chimici/
proprio sul sistema di trattamento dei rifiuti umidi e sulle
difficoltà di controllo e di gestione degli odorigeni nella
piattaforma di compostaggio, da cui emergono preoccupanti lacune e
criticità di carattere progettuale, gestionale e di sicurezza
dell’impianto, presenti sin dal 2013 e che a tutt’oggi non pare
siano state risolte, considerato il permanere di odori nauseabondi
provenienti dall’impianto, soprattutto negli abitati di Macomer e
di Borore,.
Tra i buchi neri della
gestione degli impianti di Tossilo non possiamo dimenticare la
piattaforma di selezione degli imballaggi realizzata da diversi anni
con importanti risorse pubbliche per incrementare il recupero di
materia dai rifiuti, e che risulta ancora inspiegabilmente non
operativa.
Da questo quadro emerge
una situazione gestionale disastrosa della Tossilo S.p.A. e del
Consorzio industriale di Macomer, in liquidazione dal 2008, già
evidenziata dal Comitato Non Bruciamoci il Futuro sia per la
gestione dei vecchi impianti di incenerimento che per il discutibile
progetto del nuovo inceneritore, la cui vicenda non è ancora del
tutto chiusa.
Alla grave situazione che
contraddistingue la cattiva gestione degli impianti di Tossilo
corrisponde, purtroppo, un colpevole silenzio da parte delle
amministrazioni locali, del territorio e della Regione Sardegna sulla
cui responsabilità ricadono la scelta scellerata dell’incenerimento
dei rifiuti a Tossilo, che raddoppierà le emissioni di inquinanti, e
la nomina di un Commissario liquidatore di stretta fede
inceneritorista. In questo modo vengono meno compiti e doveri
assegnati alle istituzioni relativi alla tutela della salute dei
cittadini e della salubrità del territorio e alla corretta e
trasparente gestione del sistema di trattamento dei rifiuti, anche
alla luce di ciò che la stessa diffida della Provincia di Nuoro
individua come possibili cause di “un rischio ambientale tale
da richiedere interventi atti a prevenirle”.
Per questi motivi il
Comitato Non Bruciamoci il Futuro richiede ai sindaci dell’Unione
dei Comuni del Marghine la convocazione di un’assemblea pubblica
con la partecipazione della Tossilo S.p.A. e aperta ai cittadini del
territorio che oramai da troppi anni aspettano risposte e soluzioni
alle innumerevoli irregolarità e criticità riscontrate nella
gestione dei rifiuti.
Macomer, 15
novembre 2017
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