E'
stata una bella assemblea, forte, decisa e partecipata, convinta
delle ragioni che per tanti anni hanno sempre mosso la nostra
battaglia contro il nuovo inceneritore: salvaguardare la salute,
l'ambiente, le nostre produzioni agro-pastorali
e il
lavoro dall'inquinamento
prodotto dalle migliaia di tonnellate di rifiuti bruciati a Tossilo,
che con il nuovo inceneritore raddoppieranno.
Una
presenza solidale di cittadini di Macomer ma anche di numerosi altri
territori (Cagliari, Nuoro, Bolotana, Borore, Villacidro, Sassari,
Alghero, Porto Torres, Sarule, ecc.) e di amministratori sardi che
hanno espresso la volontà di andare avanti perché, come ben è
stato sottolineato, questa "è
una battaglia di tutti i sardi".
E'
stata accolta favorevolmente la nostra proposta di ripresentarci
davanti al Consiglio di Stato per chiedere la revoca di una sentenza
che, come abbiamo potuto illustrare è incorsa a nostro avviso in
alcuni errori madornali in quanto, al contrario di quanto affermato
dal collegio giudicante,:
1)
lo scenario a due poli d’incenerimento (Cagliari e Sassari), per la
cui attuazione aveva optato la giunta regionale nel Piano del 2008, non prevedeva il
potenziamento di Tossilo ma la sua dismissione;
2)
il Piano regionale era abbondantemente scaduto, altrimenti non si
spiegherebbe la procedura di infrazione avviata nel novembre 2015
dall'Unione Europea (e ancora in corso) nei confronti della Regione
Sardegna.
E'
questa l'unica strada oggi percorribile dai cittadini per tentare di fermare
questo progetto dannoso, costoso, antieconomico e inutile; dialogo,
confronto democratico, condivisione delle decisioni sono purtroppo
termini sconosciuti a troppi dei nostri rappresentanti politici
locali e regionali, a partire dal Presidente e dai componenti della
sua Giunta.
Dunque
andremo avanti, ancora una volta insieme agli amici di Zero Waste
Sardegna e all'Unione dei Comuni della Barbagia, che ha già
deliberato in tal senso, come comunicatoci dalla Sindaca di Sarule
presente al nostro incontro.
Chiediamo
a tutti i cittadini sardi di contribuire a sostenere i costi del
ricorso contro la sentenza del Consiglio di Stato che ha resuscitato
l’inceneritore di Tossilo, bocciato dai giudici del TAR Sardegna,
effettuando un versamento a favore del:
Comitato
Non Bruciamoci il Futuro
Codice
IBAN: IT14J0306967684510728723439
presso Gruppo Intesa San Paolo,
specificando nella causale: "Contributo
per impugnazione sentenza Consiglio di Stato inceneritore di Tossilo"
In
ballo, dati alla mano, c’è la salute di tutti noi!
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