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giovedì 18 novembre 2010

Siamo andati al Consiglio Comunale...

...ma non abbiamo sentito i nostri amministratori analizzare la situazione della gestione dei rifiuti né entrare nel merito della costruzione del nuovo inceneritore. Neanche una parola da parte dell’assessore all’ambiente, unico assessore titolato a rappresentare la posizione dell’amministrazione nel merito! Non poteva scegliere di giocare alla “bella statuina” in un momento peggiore...

Abbiamo sentito invece i dirigenti della Tossilo Spa elencare giustificazioni e dati a supporto della loro scarsa efficienza nella gestione della raccolta differenziata (in 2 anni e mezzo è aumentata del 3%, in pratica una fluttuazione casuale). Li abbiamo sentiti attaccare vigliaccamente il Comitato accusandolo di divulgare dati non veritieri sull’accordo di programma e sull’impianto di Tergu, ben sapendo che i rappresentanti presenti non avrebbero avuto la possibilità di rispondere in quella sede.

Abbiamo sentito il Commissario della ASL confermare la presenza della diossina nel nostro territorio e la pericolosità dell’impianto di incenerimento, un’informazione che da sola dovrebbe chiudere qualsiasi questione sulla base del semplice PRINCIPIO DI PRECAUZIONE.

Il sindaco, drasticamente come suo solito, ha detto di non poter chiudere l’inceneritore con un’ordinanza, ma nessuno si sogna di chiederglielo! Noi chiediamo che si scelga un’alternativa, la migliore possibile, che l’inceneritore venga dismesso gradualmente, man mano che si realizza la nuova soluzione, e che infine venga CHIUSO PER SEMPRE! E’ lo stesso percorso indicato dal sindaco Uda nel suo programma elettorale e dall’On. Maninchedda nella sua proposta di legge di moratoria, checché ne dica il consigliere Castori in funamboliche arrampicate sugli specchi volte a dimostrare teoremi tutti suoi.

I nostri amministratori hanno detto di essere disponibili a valutare soluzioni diverse, ma in realtà hanno liquidato frettolosamente la proposta del Comitato, definendola poco praticabile e incompleta, senza mai confrontare direttamente e apertamente le diverse posizioni.

Stanno davvero cercando una soluzione alternativa all’incenerimento?

Tutto lascia pensare che i nostri amministratori siano un po’ confusi o stiano pensando ad altro! Hanno firmato un accordo di programma, dimostrando di non conoscerlo, che prevede “la demolizione di una delle due linee esistenti (di potenzialità pari a 3t/h ciascuna), mantenendo temporaneamente in esercizio la rimanente, e la sostituzione della linea demolita con una nuova di potenzialità pari a 7,6 t/h” in grado di trattare complessivamente più di 90.000 tonnellate di rifiuti all’anno.

Il presidente della Tossilo Spa ha detto di essere a conoscenza di una nuova tecnologia adottata in Islanda, il dissociatore molecolare, che si potrebbe valutare e che vorrebbe andare a visionare. Ci sentiamo di consigliare al vicesindaco di risparmiarsi il viaggio. Può infatti verificare questa ipotesi facendo un viaggio molto più rapido negli uffici dell'amministrazione comunale: questa tecnologia è stata proposta il 23 Settembre scorso in un incontro a cui hanno partecipato l'assessore all’ambiente insieme ad un funzionario comunale.

E poiché il suo vicino d’ufficio ha taciuto anche in questo frangente, lo aiutiamo noi: può trovare parte delle informazioni che gli occorrono visionando la documentazione allegata al protocollo n. 14.576 del 22/06/2010. I rappresentanti regionali del Fondo Etico Internazionale (FEI) hanno contattato gli amministratori di Macomer per proporre loro una tecnologia ancora più avanzata di quella adottata in Islanda, a costo zero per l’amministrazione, proprio sullo specifico problema del ciclo dei rifiuti. Il protocollo comprende proposte ai comuni su tante problematiche ed è stato più seriamente affrontato da altri amministratori, come si può verificare da un articolo di stampa del 30 ottobre 2010 che riporta notizie sulla convenzione del fondo etico con l'amministrazione comunale di Ozieri e dal comune di Villasimius.

I rappresentanti del Fondo Etico Internazionale, ci hanno riferito di aver incontrato l’assessore all’ambiente del Comune di Macomer nello scorso mese di settembre per presentare una proposta di collaborazione su varie problematiche, tra cui anche quella dei rifiuti, per i quali si proponeva l’installazione del “dissociatore molecolare”, una soluzione tecnologica che l’ENEA definisce come ottimale per il problema dei rifiuti, dal punto di vista ambientale, energetico, sociale ed economico. La tecnologia era proposta a costo zero per l’amministrazione! Pensate che i nostri amministratori abbiano approfondito la proposta per capire se fosse davvero realizzabile? NO! Non hanno più incontrato il FEI!

Pubblicamente sostengono (a bassa voce però) che vorrebbero fare a meno dell’incenerimento, ma i fatti dimostrano chiaramente che l’unica opzione nella loro mente è quella di un nuovo enorme inceneritore!

Il sindaco ha detto che convocherà un Consiglio Comunale aperto tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio. Noi riteniamo che, data l’urgenza del problema, non debba passare troppo tempo prima di potersi incontrare per confrontare le diverse valutazioni del problema.

Inviteremo quanto prima i nostri amministratori ad un incontro in data e sede da concordare.

12 commenti:

  1. Adesso ci aspettiamo un incontro tra Amministrazione e comitato, magari possiamo aiutarli a non fare ulteriori pasticci

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  2. Incompatibilità a parte,il Vicesindaco farebbe bene a prendersi dirette responsabilità attinenti alla salute dei cittadini che con i loro voti l'hanno eletto per il loro Comune a rappresentare le loro istanze , e sicuramente non prevedevano l'andare a fare il Presidente di un infernale mostro dal quale però ricava 100 mila Euro /anno, che sembra gli abbiano ottenebrato la mente. Quando invece con quei soldi si sarebbero pagati ingegneri ambientali che di rifiuti ne capirebbero molto di più e sui quali come politico avrebbe potuto e dovuto esercitare uno scrupoloso controllo che fosse quello sempre legato a far diminuire la bolletta Tarsu a carico di chi ci sperava e che invece si è trovato a pagare sempre di più oltre ai danni sulla salute.E' la Tossilo SpA che vuole sciolta con tutto il suo consiglio di Amministrazione e data la gestione su parametri di risparmio e di salubrità a privati che dovranno dimostrare di portare in porto questi obiettivi, sotto il controllo della politica.A quanto pare non sono bastati i segnali mandati dall'elettorato,chiari e incontrastati, alle ultime elezioni provinciali che hanno visto quasi l'annullamento del PdL, il cui coordinatore è ancora convinto che la strada dell'inceneritore sia sempre la migliore,probabilmente per il partito che certo oggi non onora di rappresentare.
    P.S: le prossime elezioni saranno prodome di quelle provinciali comunque per tutti.

    Cittadini che vi stimano

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  3. Forse non tutti i consiglieri e gli assessori che in consiglio non hanno parlato sono davvero d'accordo per fare il nuovo inceneritore. Forse per qualcuno di loro è anche vero che chi tace acconsente ma più spesso chi tace vuole solo salvare la sua poltrona. Oppure tra due anni e mezzo ci verranno a dire che hanno taciuto per salvare i loro delicati equilibri politici?

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  4. chiedo la possibilità di fare qualche precisazione su alcuni documenti letti nel vostro blog.
    Sono convinto che la dialettica spesso porti a toni accesi, e io purtroppo non mi sottraggo, ma sono altresì convinto che lo scontro frontale non serva a nessuno e ancor meno alla città.
    Chiarisco il mio pensiero per l'ennesima volta anche se, sono convinto, il mio intervento in Consiglio comunale non lasciava dubbi.
    l'incenerimento è una pratica da superare e Macomer deve arrivare, in un periodo ragionevolmente breve, a non incenerire più.
    Il periodo ragionevolmente breve è prima possibile.
    L'articolo della "Nuova" non è un mio "arrampicamento sugli specchi" ma una analisi del giornalista su quello da me dichiarato in Consiglio comunale, io non ho mai parlato della moratoria sugli inceneritori!
    Detto questo, bisogna analizzare i dati di oggi: raccolta differenziata al 35% e discarica esaurita; cosa fare da oggi a quando potremo fare a meno dell'inceneritore? La discussione è, veramente, aperta.
    Alcune precisazioni sulla raccolta differenziata: molti materiali facilmente "differenziabili" non trovano aziende per il conferimento e questo è un nostro grande problema e limite; la plastica che Soru prevedeva di riciclare in un impianto a Macchiareddu (come voi riprendete in un documento) non può essere conferita perche l'impianto ha chiuso i bettenti e la Biosulcis, che avrebbe dovuto fare panchine e altri arredi stradali, non ha mai iniziato la sua attività. Questo è solo uno degli esempi. Questa non è una ricerca di scuse ma una richiesta di aiuto a chi ha dati più confortanti a riguardo.
    Io, per quello che può servire, sono pronto a ragionare sui fatti in linea con la proposta del Sindaco in chiusura del Consiglio comunale.
    Io non sono un difensore dell'inceneritore. Tutte le analisi di altri su ciò che dico sono lecite ma non sono il mio pensiero.
    Grazie.
    P.s. la raccolta dei rifiuti a Macomer non è fatta dalla Tossilo s.p.a., come dite in questo articolo, ma dalla GST. La Tossilo, dove gestisce la raccolta, fa una media superiore al 65% di differenziata.
    Federico Castori

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  5. Utilizzo il nostro blog, sono certo che in questi giorni i nostri amministratori ci leggono, per rispondere ad alcune affermazioni di Maurizio Muzzu contenute in un articolo della Nuova Sardegna di ieri.
    Caro Maurizio, come dimostrano le affermazioni del Dott. Domenico Scanu sulla Nuova Sardegna di oggi, la questione inceneritori è troppo seria per essere affrontata in politichese, per cui usciamo dall'artificio dialettico del dare dell'opinione del proprio interlocutore la forma che meglio si adatta alla dimostrazione delle proprie zoppicanti ragioni.
    L' interlocutore che vuole “ chiudere e smantellare l’inceneritore senza avere un’alternativa certa e sicura” non esiste in questo dibattito, come dimostra il fatto che il Comitato si è fatto carico di accompagnare gli amministratori a visitare un impianto che utilizza un ciclo di recupero alternativo all'incenerimento; avremo occasione, dati alla mano, di dimostrare che anche in Consiglio comunale si sono fatte affermazioni inesatte sull' impianto di Tergu.
    Personalmente sostengo che la questione del ciclo dei rifiuti sia una questione industriale e che Macomer abbia una occasione storica per non bruciarsi il futuro anche in questo settore facendo da tappabuchi alla incapacità altrui; il recupero delle materie potrebbe essere una straordinaria occasione per ridare ossigeno alla disastrosa situazione occupazionale del territorio.
    Infine ti esorto a non inerpicarti su insidiose questioni giuridiche riguardanti Tossilo, sia riguardo al Piano dei Rifiuti della Giunta Soru che su Tossilo non dice affatto quello che sostieni, sia perchè ti ricordo che, sulla base delle decisioni della Giunta Soru, il Consorzio Industriale di Macomer è in LIQUIDAZIONE.

    Carlo

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  6. Rispondiamo a Federico Castori

    Da parte nostra, abbiamo sempre ragionato su dati e documenti ufficiali (delibere, accordi, documenti regionali, comunicazioni istituzionali, ecc…) pubblicati anche in questo blog e abbiamo sempre ricercato il dialogo con gli amministratori richiedendo da subito un incontro ai sindaci. Ci ha ricevuto anche il sindaco di Macomer, ma da solo, a differenza di tutti gli altri, che ci hanno incontrato insieme a vari assessori.
    Da parte vostra, nessuno di voi amministratori ha mai chiesto un incontro con i rappresentanti di un Comitato, il nostro, composto da più di 1.200 cittadini. Interpretiamo questo come una vostra mancanza di interesse per un confronto aperto e democratico.
    Come abbiamo già detto, vi inviteremo ancora una volta a ragionare insieme su “raccolta differenziata al 35% e discarica esaurita; cosa fare da oggi a quando potremo fare a meno dell'inceneritore?”
    In un contesto democratico e su una tematica che tocca così da vicino tutti i cittadini, ognuno deve potersi esprimere secondo la propria coscienza, anche se questa non fosse in linea col sindaco.

    Comitato non Bruciamoci il Futuro

    PS... sulla GST, evitiamo il gioco delle tre carte sulle responsabilità. Il Comune di Macomer è responsabile politico del servizio della raccolta dei rifiuti, quando il Comitato parla di raccolta e discarica si riferisce all'ambito territoriale e non al nostro territorio comunale.

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  7. Sono tutti interessati a costruirlo questo nuovo inceneritore. -

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  8. Cosa vuol dire " un tempo ragionevolmente breve"?Forse che la Regione investe 20 milioni di euro per bruciare rifiuti per un paio d'anni?

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  9. Oggi sul giornale gli allevatori dicono di essere preoccupati per le conseguenze che potrebbe avere un nuovo inceneritore sulla qualità dei loro prodotti ma ci sono aziende che già hanno problemi con le certificazioni perchè l'inceneritore lo abbiamo da anni nel nostro territorio. Questo lo sanno in tanti anche i nostri amministratori, qualcuno di loro lavora anche in questo campo però ancora se lo vogliono tenere. Invece di fare nuovi posti di lavoro stanno facendo chiudere chi il lavoro ce l'ha già!
    Un cittadino di Bortigali

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  10. Produciamo rifiuti ma non vogliamo smaltirli, dai dati che possiamo avere anche a livello nazionale si arriva ad una raccolta differenziata del 65/70% quindi il restante 30/35% va smaltito in un termovalorizzatore, le paure che si hanno dalla presenza di un termovalorizzatore sono fondatte dal fatto che si bruciano rifiuti. dobbiamo sapere però che qualsiasi tipo di combustione produce gli stessi tipi di inquinanti e di polveri, in molti stati europei l'unico modo per smaltire i rifiuti é l'incenerimento (Germania Austria Francia Svizzera) in Italia solo in Lombardia se ne contano quattordici, quindi anche noi dobbiamo scegliere cosa fare di quel 30% di rifiuto che non si può riciclare, é falso infatti far credere che il sistema di tergu si possa applicare ai rifiuti indifferenziati.

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  11. Caro amico anonimo, fermo restando che quella che vogliono adottare è una soluzione tecnologica già obsoleta e non in grado di tutelare salute e ambiente, ti suggerirei di prendere in mano una calcolatrice prima di difendere a spada tratta l'inceneritore.
    La provincia di Nuoro produce 68.000t di rifiuti che, portando la differenziata a 70-75% diventano massimo 20.000t da smaltire.
    Alla luce di questo vorrei capire a cosa serve un inceneritore da 90.000t. Me lo dici tu?

    Un macomerese

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  12. l' inceneritore va chiuso per sempre! Non lo dico per me ma per tutti i cittadini che vivono nel comprensorio! Dobbiamo salvaguardare la nostra salute e quella delle generazioni future! L' inceneritore esala diossine, quindi veleni! Da sparare chi ha avuto la brillante idea di far costruire il termovalorizzatore a qualche km dall' abitato di macomer!

    un macomerese

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