Non è la prima
volta che i politici regionali e locali assumono atti discutibili e posizioni sconcertanti sulle politiche di gestione dei rifiuti.
L’ultimo in
ordine di tempo è la delibera della Giunta regionale n. 4/2 del 16 gennaio 2016 i n cui si è deciso di
non sottoporre all’ulteriore procedura di Valutazione di Impatto Ambientale l’intervento denominato “Impianto di trattamento rifiuti non pericolosi urbani
o assimilabili agli urbani provenienti dalla raccolta differenziata”, in Comune
di Ottana (NU), proposto dalla Società
WD Green Sardinia s.r.l., dando nella sostanza il via libera alla sua
realizzazione.
Si tratta di una piattaforma di primo
conferimento e valorizzazione dei materiali da raccolta differenziata, di
riselezione del plasmix e di ritiro e valorizzazione di rifiuti speciali non
pericolosi.
Non conosciamo
il progetto nei particolari, ma siamo in linea di massima favorevoli alle
iniziative di recupero e riciclo di tutti i materiali post consumo, ci sentiamo
però in dovere di ricordare che tale
intervento era tra quelli proposti dal Comitato NBF sin dal 2011 per la
realizzazione di un Centro di riciclo Integrale a Tossilo in alternativa al
nuovo impianto di incenerimento.
La politica
locale tace così come tacciono i sindacati, più preoccupati di assecondare le
scelte disastrose perseguite in questi ultimi anni, facendo così sfumare
colpevolmente una delle alternative al polo di incenerimento di Tossilo, in grado
di compensare l’eventuale perdita di posti di lavoro.
Altra notizia sconcertante riguarda il preannunciato fermo impianto di Tossilo, che viene
lasciato intendere avvenga a seguito dell’inizio dei lavori di smantellamento
delle due linee di incenerimento esistenti. Una bufala smentita dagli stessi documenti del progetto di
revamping, come il Sindaco di Macomer e i Sindacati dovrebbero sapere.
Il Consorzio industriale in liquidazione di Tossilo infatti
aveva già specificato al punto 5 della “Nota
di risposta alle richieste di integrazione dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente”, in relazione ai rilievi mossi
dall’Ufficio SAVI (ora SVA) nel corso della procedura di VIA che “Si
prevede la demolizione delle due linee esistenti, anche mediante stralci
funzionali, entro 6 anni dall’avvio in esercizio della nuova linea. L’importo complessivo di € 915.000,00
verrà recuperato con fondi accantonati per cinque anni di €/t 3,00 previsti in
tariffa a tale fine (€ 3,00 x 61.000 t. x 5 a = € 915.000,00)”, precisando inoltre, al
punto 6, che “….non vi sarà mai contemporaneità tra l’esercizio della linea di nuova
realizzazione e le due linee attualmente in esercizio. L’attività delle due
linee esistenti verrà cessata prima dell’inizio delle prove in bianco della
nuova linea di incenerimento.
Le fasi di realizzazione della nuova linea
di incenerimento non avranno interferenze significative con il regolare
esercizio delle attuali due linee.
Ciò garantirà la continuità dei
conferimenti e degli smaltimenti durante tutto il periodo di costruzione del
nuovo sistema di termovalorizzazione.” Tale precisazione viene
riportata anche al punto 6 della “Nota di
risposta alle richieste di integrazione della Provincia di Nuoro.
Dunque il
fermo dell’impianto non è in relazione alla realizzazione del nuovo forno,
quanto piuttosto, a nostro avviso, alla situazione di tracollo finanziario
della Tossilo evidenziata dal sindaco e al paventato aumento della tariffa.
Il sindaco di
Macomer, come in altre occasione, sembra non vedere, non sentire e soprattutto
non leggere. Dalle dichiarazioni rilasciate ultimamente sembrerebbe che non
abbia letto neppure il report del Registro dei Tumori relativo al periodo
2003-2012, pubblicato un mese fa, che ha fotografato una situazione allarmante
per il distretto di Macomer per quanto riguarda le patologie tumorali rispetto
agli altri distretti.
L’unica sua preoccupazione
è stata invece quella di contestare i dati del Registro Tumori e minacciare le
vie legali se non gli verranno forniti i dati di dettaglio dell’indagine svolta
dallo stesso.
Nella sostanza
il Sindaco Succu bacchetta il Registro
dei Tumori perché a suo dire non ha fornito il dettaglio dell’area di Macomer e
i dati relativi al 2003-2005 sarebbero alterati dalla presenza dei comuni della
Planargia successivamente trasferiti alla provincia di Oristano, dove si
registrano, secondo il Sindaco, i tassi di patologie tumorali più alti di
quelli dell’attuale distretto di Macomer.
Le
contestazioni appaiono del tutto infondate, in primo luogo perché il Registro
dei Tumori è l’unico in grado di fornire un quadro epidemiologico in campo
oncologico, accreditato a livello nazionale (AIRTUM), e internazionale (IARC)
di particolare importanza in quanto offre conoscenze utili sia alla comunità
scientifica sia ai decisori pubblici nell'ambito della programmazione sanitaria
e della ricerca scientifica. In secondo luogo perché il report fornisce i dati della popolazione indagata sia
cartograficamente che numericamente, dai quali si può facilmente escludere
l’alterazione lamentata dei comuni della Planargia. Per questi comuni fra
l’altro non ci risultano indagini epidemiologiche in campo oncologico.
Il Sindaco Succu non ha invece avuto niente
da ridire sulla Valutazione epidemiologica effettuata dal CEA di Nuoro, che ha condizionato positivamente il
giudizio di compatibilità ambientale e sanitaria del nuovo inceneritore di
Tossilo; anzi l’ha sponsorizzata per ogni dove sostenendo che in tale studio l’area
di Macomer faceva registrare i tassi di mortalità per tumore più bassi, nonostante
gli evidenti limiti metodologici e i dati preoccupanti per il distretto di
Macomer che già emergevano nello stesso studio.
Da un attento
esame della suddetta valutazione appare infatti evidente, anche per i non
addetti ai lavori, che i tassi di mortalità per tumore dell’area di Macomer per
i periodi 2000-2003 e 2006-2009, sono sì i più bassi insieme a quelli di
Siniscola rispetto alle altre 3 aree prese in considerazione (Nuoro, Ottana e
Sorgono), ma osservando i dati integrati e aggiornati dallo stesso CEA per gli anni 2011-2013, i tassi di Macomer si
attestano ai valori più alti tra le 5 aree considerate, facendo fra l’altro
registrare un andamento temporale dell'incremento del tasso di mortalità per
tumori di +2,69 punti rispetto ai dati del 2000-2003 e di + 5,9 rispetto a quelli del
2006-2009. Le aree di Ottana e di Nuoro, con valori più alti nei suddetti
periodi, hanno fatto invece registrare incrementi più bassi di Macomer (Ottana
rispettivamente + 1,55 e +1,20) o addirittura decrementi più significativi
(Nuoro rispettivamente -1,72 e - 0,84).
La verità è che i dati del Registro dei
Tumori di Nuoro sono in qualche modo correlati all’incremento dei tassi di
mortalità registrati dal CEA per il periodo 2011-2013.
Non c’è
nient’altro da aggiungere o da rimestare.
Comitato Non Bruciamoci il Futuro
Zero Waste Sardegna
Comitato Non Bruciamoci il Futuro
Zero Waste Sardegna
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