Info e contatti

Per info e contatti scrivere a nonbruciamoci@gmail.com
Aggiungici ai tuoi contatti su FB: www.facebook.com/nonbruciamoci.macomer

Contatore

sabato 30 gennaio 2016

Su Tossilo ricostruzione grossolana e confusa del consigliere regionale Gianfranco Congiu



La risposta del consigliere regionale del Partito dei Sardi Gianfranco Congiu all’ultimo documento del Comitato Non Bruciamoci il Futuro e dell’associazione Zero Waste Sardegna dimostra, diversamente da quello che l’onorevole vorrebbe affermare, non solo che la politica ha colpevolmente taciuto in questi anni sui gravi problemi che riguardano la situazione delle gestione dei rifiuti, ma che, come in questo caso, avrebbe fatto meglio a tacere.
Le considerazioni di Congiu si limitano ad elencare, in maniera totalmente disordinata, arbitraria e spesso confusa, una lunga e sconclusionata serie di appuntamenti, incontri, atti amministrativi più o meno verificabili, in cui solo chi vive la politica come semplice gestione del potere può riscontrare un’apertura del dibattito sul tema dei rifiuti ai gruppi di cittadini, associazioni e comitati che in questi anni hanno tenuta alta l’attenzione sulla grave situazione che rischia di tenere per altri venti anni il Marghine e le sue popolazioni ostaggio di scelte completamente avulse dalle reali esigenze del territorio e dei suoi cittadini.
La verità è che in questi anni la politica che ha governato il territorio, e quella in particolare in cui il consigliere Congiu ha deciso di militare, ha fatto carte false sul tema della realizzazione di un nuovo inceneritore nell’area industriale di Tossilo, decidendo in maniera sistematica di eludere il dialogo con le popolazioni per evitare di dover rendere conto delle innumerevoli contraddizioni in cui il Partito dei Sardi e i suoi alleati alla guida del Comune sono incorsi in questi anni sul tema della gestione dei rifiuti solidi urbani.
Il consigliere Congiu dimostra grande confusione in questa sua grossolana e superficiale ricostruzione, confondendo l’approvazione del Piano di Gestione dei Rifiuti (del 10 ottobre 2013) con l’approvazione del Regolamento comunale di gestione dei rifiuti urbani e assimilabili. Basterebbe questo per screditarne l’autorevolezza nel dibattito in corso, ma gli errori nella sua ricostruzione si susseguono in maniera ancora più grave. Il Regolamento, per la cui stesura abbiamo partecipato ad un unico incontro, ha strumentalmente recepito alcune nostre indicazioni, purtroppo rimaste a tutt’oggi solo sulla carta. Rileggere quegli articoli conferma la mancanza di coerenza di questa amministrazione, che ha scritto nel Regolamento di voler perseguire la strategia Rifiuti Zero, ha anche firmato in campagna elettorale per la Legge Rifiuti Zero, ma intanto spinge per la realizzazione di un nuovo inceneritore!
Non esiste una delibera del Consiglio comunale del 2 agosto 2015, come citato da Congiu, che riguardi il dibattito sulla procedura di Valutazione di impatto ambientale in cui il Consiglio comunale si sarebbe espresso a favore della prosecuzione dell’iter di revamping. Forse Congiu confonde con la seduta del 15/10/2014 in cui il Consiglio discute il tema, ma nulla delibera. Il Sindaco in quell’occasione, pur sollecitato dai consiglieri di minoranza, non concesse la parola al Comitato NBF.
Stupisce la leggerezza con cui lo stesso consigliere regionale cita la delibera di Giunta del 28 marzo 2015 con la quale l’amministrazione comunale di Macomer diede l’incarico a un legale per tutelare l’immagine del territorio dall’azione dei mezzi di informazione sul tema della gestione dei rifiuti. Dimentica il consigliere Congiu che, mentre chiusi nella stanza della Giunta lui e i suoi compagni deliberavano quell’atto insulso di cui non si è più saputo nulla, i cittadini sardi, provenienti da tutta l’isola, manifestavano a Tossilo contro la decisione ratificata il giorno prima dalla Giunta regionale di dare un giudizio di compatibilità ambientale (e sanitaria) per la realizzazione dell’inceneritore, senza che nessun amministratore del Comune di Macomer avesse il senso civico di scendere a Tossilo per sentire le motivazioni di quelle persone.
Colpisce  ancora come Congiu citi le difficoltà finanziarie della Tossilo Spa emerse ufficialmente a ottobre 2015, ma dimentichi di ricordare come quelle difficoltà siano state rese pubbliche alla cittadinanza solo nel gennaio del 2016. Di tutti gli incontri di cui il consigliere regionale parla, avvenuti negli ultimi mesi, nessuno ha visto coinvolti i rappresentanti dei comitati e delle associazioni dei cittadini, ma appaiono proprio come la coerente prosecuzione di una strategia che vorrebbe escludere i cittadini dalla possibilità di esprimere la loro opinione sul tema.
Proprio questi incontri delle ultime settimane hanno messo in campo l’ennesima menzogna che la politica regionale e locale ha confezionato nei confronti delle comunità locali e dei lavoratori della Tossilo Spa. Il sindaco di Macomer Antonio Succu e i sindaci del territorio, in accordo con l’assessore regionale all’Ambiente Donatella Spano, hanno infatti affermato che la prossima e probabile chiusura dei due inceneritori di Macomer si sarebbe resa necessaria per consentire lo smantellamento delle due linee esistenti e la realizzazione del nuovo inceneritore che, fra l’altro, è tuttora subordinata alla decisione del TAR. Una menzogna smentita dagli stessi atti del Consorzio industriale di Tossilo e spacciata alle comunità del Marghine col colpevole silenzio anche del consigliere regionale Gianfranco Congiu.
Che dire del riferimento alla piattaforma di selezione realizzata a Tossilo per merito del Consorzio industriale? Nonostante le nostre ripetute richieste non ci è mai stato concesso di visitarla, pertanto chiediamo a Congiu se è mai stata messa in funzione,  quali quantità di rifiuti ha trattato, quanti e quali ha recuperato. Ma soprattutto, cosa avrebbe a che vedere con l’impianto per la valorizzazione delle plastiche autorizzato ad Ottana e da noi proposto anni fa per Tossilo?

Nessun commento:

Posta un commento