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domenica 4 marzo 2012

Una sporca partita


La vicenda del nuovo inceneritore di Tossilo in questi ultimi giorni sta assumendo sempre più i connotati di una sporca partita dove la strategia della confusione, messa in atto dai nostri amministratori oramai a corto di motivazioni credibili, costituisce il fronte d’attacco alle proposte del Comitato che da due anni si batte con responsabilità e correttezza per la realizzazione a Tossilo e in altre parti della regione di un’alternativa all’incenerimento.
Questa tecnologia è inutile e particolarmente dannosa per la Sardegna, anche in relazione alla presenza di numerose aziende che producono carne, latte, formaggi, olio, frutta, vino e ortaggi.
Abbiamo avuto per un istante la sensazione che uno degli attori principali di questa sporca partita, il Presidente della Tossilo Spa nonché Vicesindaco di Macomer Giovanni Biccai, stesse per abbandonare il campo, dopo le sue dichiarazioni sulla impossibilità amministrativa e politica di portare avanti la costruzione di un nuovo inceneritore, ma dopo la richiesta di dimissioni abbiamo assistito al suo immediato rientro, come se nulla fosse accaduto, nei ranghi della compagnia del Revamping, con l'annuncio della rimodulazione del bando regionale per la realizzazione di un inceneritore “più piccolo”.
Gli ultimi attacchi messi in campo provengono direttamente dal Sindaco di Macomer e dall’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna con il supporto clandestino di locali esponenti di spicco della politica regionale, al solo scopo di ridicolizzare il Comitato, il Centro Riciclo di Vedelago e la loro seria proposta che spazza via i giochini della politica furbetta.
Tutto ha inizio con l’invio da parte del Sindaco della proposta di Vedelago all’Assessorato Ambiente (leggi la nota del sindaco), senza un preventivo accordo con il Comitato, né con i tecnici che l’hanno redatta. La risposta  dell’Assessorato (leggi) arriva, manco a dirlo, dopo soli 5 giorni lavorativi, raro esempio di efficienza degli uffici regionali, con una valutazione negativa della proposta consegnata al giornale di riferimento per “Bocciare il Comitato” e Vedelago, senza consentire al Comitato di esprimere le proprie valutazioni sulla vicenda. Se lo avessero fatto avremmo potuto dire che nessuno ha autorizzato lutilizzo di quella bozza in un contesto diverso da quel tavolo tecnico, se la Regione voleva analizzare il progetto, un minimo di correttezza amministrativa avrebbe richiesto lapertura di un tavolo con il Comitato e il Centro Riciclo; inoltre se si richiede un piano di fattibilità con un business plan lo si commissiona e lo si paga, insomma si fa come tutti i progetti commissionati in questi anni dal Consorzio in liquidazione che sono puntualmente diventati carta straccia nel silenzio generale.
Il comportamento scorretto e sleale del Sindaco e dei pubblici dipendenti regionali sembra rispondere ad una logica politica più che ai doveri di ufficio. Sono questi i veri motivi che hanno determinato la scelta di affidare all’Assessorato il compito di smontare un’idea progetto. Noi siamo convinti della forza della nostra proposta, gli obiettivi del Comitato Non Bruciamoci il Futuro sono chiari e trasparenti e le proposte messe in campo mirano a salvaguardare la salute dei cittadini, del territorio e delle produzioni agroalimentari, tutelano i posti di lavoro incrementandoli e assicurano l’efficienza e l’economicità di un sistema alternativo all’incenerimento dei rifiuti solidi urbani.
Forse se gli uffici regionali avessero avuto meno ansia da prestazione avrebbero potuto evitare le affermazioni inesatte, approssimative e contraddittorie riportate nella lettera.
Non consentiamo ad alcuno di ridicolizzare una seria proposta di tutela della salute e dello sviluppo del territorio quale quella portata la tavolo tecnico sulla spinta di duemila cittadini, dei medici per lambiente (ISDE), delle associazioni di categoria del comparto agroalimentare, di associazioni ambientaliste e svariati partiti e movimenti che aderiscono al Coordinamento Sardo Non Bruciamoci il Futuro.


2 commenti:

  1. .. LE AZIONI DELL'UOMO SONO LO SPECCHIO DEI SUOI PENSIERI......SOLO UN ENORME CASSONE STRACOLMO DI RIFIUTI...


    L'uomo si differenzia dal resto della natura soprattutto per una viscida gelatina di menzogne che lo avvolge e lo protegge (Hermann Hesse)

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  2. «Tariffe insostenibili, basta con l'inceneritore» No all'accanimento terapeutico su un inceneritore
    obsoleto che strozza le comunità locali con aumenti esponenziali delle tariffe e appello alla Regione perché prenda in mano la situazione.
    Convocati da Ivo Carboni, assessore provinciale all'Ambiente, ieri mattina i sindaci (assenti quelli del Marghine con l'eccezione di Bortigali e Birori) fanno fronte unico e mettono alla sbarra l'impianto di Tossilo dove conferisce il 99 per cento dei comuni della provincia nuorese.
    Così l'Unione Sarda, insieme con le proteste degli amministratori che hanno promesso una riduzione delle tariffe ai propri cittadini con l'innalzamento della raccolta differenziata e ora non sanno cosa raccontare.
    Siamo al capolinea, le ridicole proteste del sindaco di Sindia servono solo a giustificare la fuga dei comuni del Marghine, non tutti per fortuna erano presenti Birori e Bortigali, dall'incontro con i loro colleghi sindaci che li mettono in mora, speriamo che la Provincia mostri il necessario coraggio, occorre tutelare i lavoratori usati come “ scudi umani “ incolpevoli dalla compagnia del revamping che ora chiuderà la baracca lasciando ad altri il compito di rimuovere le macerie.

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