Ai Sindaci dell'Unione dei Comuni del Marghine
Considerato l'evolversi del confronto sul futuro dell'impianto di incenerimento dei rifiuti di Tossilo e le ultime dichiarazioni rilasciate alla stampa dal sindaco di Macomer e dal rappresentante sindacale UIL dei lavoratori dell'impianto, riteniamo opportuno che i Sindaci dei Comuni del Marghine conoscano e possano valutare la proposta alternativa all'inceneritore presentata al tavolo tecnico dalla dirigente del Centro Riciclo di Vedelago.E' importante sottolineare che si tratta di una ipotesi di gestione dei rifiuti solidi urbani conferiti all'incenereritore di Tossilo, così come richiesto dal sindaco di Macomer al Centro di Vedelago, non certamente di un piano industriale, che deve essere invece commissionato ai tecnici dietro impegni espliciti, anche finanziari, che il sindaco non ha ritenuto opportuno assumere.
La proposta si articola come segue:
1. una tabella di sintesi sull’ipotesi di Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani nelle province di Nuoro, Oristano e Ogliastra;
2. una proposta per la gestione integrata delle frazioni secche dei rifiuti da raccolta differenziata finalizzata costituite da imballaggi e frazione secca residua finalizzato alla produzione di materie prime seconde, con un'ipotesi di 80.125 t/anno di rifiuti (1), la descrizione dell'intero ciclo produttivo e il piano degli investimenti;
3. uno schema a blocchi con indicazione delle quantità conferite e del personale impiegato nelle diverse linee di trattamento
La proposta è stata presentata in modo molto articolato e approfondito, ma nel corso del primo incontro
del tavolo tecnico nessuno dei presenti, sindaco, assessore all'ambiente e sindacati, ha ritenuto di dover porre domande sui vari aspetti, rimandando tutto ad un incontro successivo che il sindaco si era preso l'impegno di convocare al più presto, ma che non si è più concretizzato.
Riteniamo che questa sia l'alternativa valida per salvaguardare insieme la salute, l'ambiente, i posti di lavoro attuali e quelli futuri, anche senza la disponibilità dei finanziamenti regionali e chiediamo che i sindaci dell'Unione la valutino e la approfondiscano con i tecnici che l'hanno messa a punto, aprendo il confronto ai cittadini, affinché il nostro territorio non perda questa possibilità di sviluppo che altri territori vicini stanno invece valutando con interesse perché non più disponibili a conferire i propri rifiuti a condizioni così svantaggiose come quelle proposte da Tossilo.
Macomer, 5 Gennaio 2012
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(1) Le quantità sono state definite in base alla media nazionale di produzione dei rifiuti per abitante (300 kg/abitante all'anno) moltiplicata per il numero totale degli abitanti delle 3 province che in quel momento conferivano a Tossilo (Nuoro, Ogliastra, Oristano 384.885 abitanti). Dal totale risultante di 114.465 t/anno sono state sottratte 34.340 t/anno di rifiuto umido, non trattato a Tossilo.
Chiediamo che i nostri amministratori andassero a vedere di persona come funziona il sistema Vedelago , Capannoli, e altri che man mano si vanno creando visto il vantaggio sulle tariffe che i cittadini vanno a pagare oltre che quello impagabile sulla salute e non già come ha fatto il vicesindaco Biccai nonchè presidente della Tossilo spa,che è andato a vedere altri sistemi di incenerimento qui e la per l'Italia e persino all'Estero. Se l'interesse primario di questa specie di Amministratori fosse la salute, i posti di lavoro e il risparmio sulla Tarsu, allora un sistema come quello di Vedelago o Capannoli ricopre in pieno tutte queste aspettative.Invece sembra che a prevalere siano quei bassi interessi di Bottega e di Poltrona quando invece 40 milioni di euro meglio si spenderebbero vista la crisi in bel altri investimenti e qui chiediamo al caro assessore regionale Oppi se non abbia lui a cuore tutta questa serie di istanze per i nostri territori e cittadinanza tutta,e con la dovuta responsabilità spenda tutti quei milioni per finanziare altri progetti che portino benefici oltre che alla salvaguardia dell'ambiente anche a quella dei posti di lavoro con creazione di nuove iniziative serie di lavoro per i nostri giovani costretti seppure con una laurea ad emigrare e ad abbandonare il territorio dove invece starebbero volentieri.
RispondiEliminaLasci perdere le richieste sterili di questi amministratori che si dimostrano sempre più lontani dalle istanze della cittadinanza tutta e dei quali ci ricorderemo al momento opportuno come pure di chi ci governa in Regione. ABBIAMO GIA' DATO.
Come è possibile che oggi il sindaco possa esprimere una valutazione della proposta, giudicandola inattuabile, senza averla approfondita in alcun modo con i tecnici da lui stesso invitati al tavolo? La sua valutazione era precostituita e infatti nell'incontro del tavolo tecnico non ha posto alcuna domanda pertinente, il suo disinteresse era evidente per tutta la durata dell'incontro. Oggi però ha capito tutto, è stato illuminato dagli operai, e scarica la decisione sui sindaci degli altri comuni così come ha provato a scaricarla sui sindacati al tavolo tecnico.
RispondiEliminaProprio come Paolo sulla via di Damasco
RispondiEliminagia l'azzi bidu atteras bortas cantu balene sos sindigos, cumprenden solu s'interesse de buttega insoro
RispondiEliminaci sono tante cose da dire, ma in questo commento mi sento di chiedere scusa a Carla Poli, che si è messa generosamente e gratuitamente a disposizione del Comitato, è venuta nel posto nel quale un sindaco aveva già pubblicamente messo in dubbio la serietà della sua azienda in un folkloristico internvento al nostro convegno dell'anno passato.
RispondiEliminaHa presentato un progetto di massima in un contesto dove la gestione dei rifiuti è un disastro totale, i dati consegnati non consentivano di fare altro che un progetto di massima, invece il suo piano è ostacolato da una serie di ridicoli personaggi in cerca d'autore, persone con competenze nulle bocciano inpianti presentati in anteprima mondiale con argomentazioni ridicole di cui si dovranno vergognare, per ora io presento delle scuse e mi vergogno della ignoranza degli amministratori pubblici del nostro territorio.
Non bruceranno il nostro futuro, ma per il presente avremo le prossime tariffe del magnifico impianto che si difende a spada tratta, quei 199€ a tonnellata, che verranno pagati con le prossime bollette, sono un regalo, speriamo l'ultimo della disastrosa gestione dell'impianto di Tossilo, in cui pochi si fanno benissimo gli affari loro e malissimo gli affari della comunità.
Gli altri comuni scappano e si fanno gli impianti che questi incapaci rifiutiano perchè inutili, non porteranno più nulla come la Provincia di Oristano, poi toccherà a Nuoro e a noi resterà solo la m.. da bruciare.
Mi sa tanto che vince la politica sporca, hanno già messo in folle la macchina della spartizione
RispondiEliminadi risorse pubbliche per dare il colpo mortale al nostro territorio. IL Colpaccio alla diossina
brucerà il lavoro di intere generazioni che avevano contribuito a fare di Macomer la capitale
dell'industria Agroalimentare e Tessile con utilizzo della nostra preziosa materia prima .
Con tutti quei soldi, che finiranno in mano di pochi irresponsabili si poteva veramente puntare a creare una moderna Filiera del ciclo dei rifiuti e rilanciare nel contempo un intero circuito per la produzione di energia alternativa incentivando lo sviluppo di una variegata piccola imprenditoria.
Sarà l'ultimo rovinoso atto della più vecchia e sporca politica.
Il presidente dell'Unione dei Comuni dichiara alla stampa che la volontà emersa dall'incontro dei sindaci é quella di chiedere con forza che le risorse rimangano nel nostro territorio e vengano utilizzate per il revamping. A noi ha detto però che non avevamo il diritto di assistere, come previsto dallo statuto, perchè era un incontro informale nel quale non si sarebbe deciso niente, solo uno scambio di opinioni. A riprova, ci è stato fatto notare che non era presente neanche il segretario.
RispondiEliminaTutto in regola infatti, almeno da noi: i sindaci decidono per tutti in incontri segreti a porte chiuse, così come un commissario liquidatore chiede finanziamenti per un nuovo inceneritore che dovrà essere realizzato e gestito da un Consorzio in liquidazione.
Davvero un bel quadretto!
purtroppo le sensazioni iniziali si sono avverate, questa patata era troppo bollente per le delicate manine dei nostri amministratori dalla gola profonda. hanno deciso di non decidere un futuro migliore per la comunità tutta. mi ha deluso specialmente il sindaco, aveva promesso che sarebbe andato,che avrebbe visto, studiato, ponderato, valutato e scelto per il meglio, magari dopo aver condiviso con tutta la comunità le sue ragioni. e invece niente. peccato per Macomer, peccato per lui, ha perso un'ottima occasione per dimostrare di essere competente e preparato, ma, si sa, per fare delle grandi scelte bisogna essere grandi dentro. saluti
RispondiEliminaPeccato per voi, che a decidere siano gli eletti democraticamente dal territorio e non il vostro comitato, il tentativo lo avete fatto, molto encomiabile, provando a disturbare un incontro al quale non eravate invitati,dimostrazione pratica di grande rispetto verso le istituzioni. Ma d'altronde c'era da aspettarselo, questo è il vostro solito modo di procedere : chi non è con(il comitato) è contro (il comitato). Buona domenica
RispondiEliminaCaro Anonimo o Sindacalista o meglio ancora franco Cappai se pensi che la partita sia chiusa ti sbagli di grosso,le decisioni del territorio le deve prendere il territorio e non quattro signori seppure investiti di responsabilita',che per anni hanno cavalcato questa situazione per fini elettorali/personali.Ora si ergono a decisionisti e calpestando la volonta' delle popolazioni locali,adducendo motivazioni sterili se non addirittura false,decidono per andare avanti in un progetto che sara' solo una soluzione tampone.Tranquillo il comitato non dorme e fara' sentire la sua voce convinto che in democrazia è il popolo che decide.
RispondiEliminaSpero che il comitato "Non bruciamoci il futuro" si mobiliti quanto prima per impedire che si porti avanti un progetto che è per pochi e non per le popolazioni locali,mi auguro che la mobilitazione sia almeno pari a quella che blocco' Soru .Le mie condizioni fisiche non mi permettono di essere con voi,ma lo sono idealmente.Non permettiamo questo scempio.Vittorio
RispondiEliminail tentativo che tu hai giudicato di disturbo era solo il diritto dei cittadini a portare una proposta concreta a chi dovrebbe decidere del proprio futuro, in democrazia funziona così! Peccato per te che sei servo e non ragioni con la tua testa...
RispondiEliminaGentile anonimo,
RispondiEliminaquando i cittadini eleggono democraticamente i propri rappresentanti si aspettano che questi non solo siano trasparenti nel loro operato ma che agiscano in nome della legge e dei regolamenti, anche di quelli che essi stessi si sono dati. La legge, come Lei saprà, non ammette ignoranza nè tantomeno la si può ammettere se un regolamento è stato votato dagli stessi amministratori che poi lo violano.
Cos'è per Lei "una riunione informale tra sindaci" annunciata dal tg regionale e dalla stampa locale?
Per me o è un mostro, o è una brutta abitudine, o una pessima pagina di democrazia.
E se poi da quella "riunione informale" fuoriescono delle dichiarazioni condivise che il giorno dopo vengono riportate dai giornali, cosa c'è di informale in quella riunione, le modalità di convocazione?
In quella sede si riunisce l'assemblea dei sindaci dell'unione dei comuni. Altro non è previsto. E le assemblee sono pubbliche.Altro non c'è da dire se non invitare Lei, i cittadini e gli amministratori a leggere o rileggere lo statuto ed il regolamento dell'unione dei comuni per poi poter parlare con più chiarezza di chi non ha assunto un comportamento democratico e rispettoso.
La saluto cordialmente.
L'esperienza insegna che il gioco rimane sempre in mano ai politicanti, non passano mai la palla ai cittadini o ai lavoratori anche se fanno finta di stare ora da una parte ora dall'altra. Forse in questo momento possono sentirsi soddisfatti gli operai vicini alla pensione ma i più giovani e i precari cosa faranno quando non ci saranno più rifiuti da bruciare e altri avranno fatto la scelta che oggi noi rifiutiamo, i politicanti trovano sempre qualcuno su cui scaricare la responsabilità dei loro fallimenti, basta guardarsi intorno e vedere che fine hanno fatto tutti i migliori posti di lavoro del nostro territorio grazie ai nostri astuti politici e sindacalisti.
RispondiEliminaQUANDO SI PARLA DI SALVAGUARDARE L'AMBIENTE BISOGNEREBBE FARLO A 360 GRADI INIZIANDO A NON UTILIZZARE AUTO MOTO E QUANT' ALTRO,NON UTILIZZARE RISCALDAMENTO PER LA CASA CHE SIA ALIMENTATO A GASOLIO-GAS-PELLET ECC.SENZA ALCUNA OFFESA RIVOLGEREI UNA DOMANDA AI COMPONENTI DEL COMITATO:
RispondiEliminaAVETE TUTTI AUTO E MOTO ELETTRICHE E IN CASA SIETE FORNITI DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI? SAREBBE UN BUON CONTRIBUTO DA PARTE VOSTRA FIRMATO UN OPERAIO DELLA TOSSILO
Gentile operaio della Tossilo, nessuna offesa. La sua è un'osservazione che sento spesso e mi permetto di risponderle. Per quanto mi riguarda quando posso uso sempre i miei piedi o la bicicletta per spostarmi e non disdegno i mezzi pubblici. Putroppo le auto elettriche sono al di là della mia portata finanziaria col mio lavoro di precario; avrà visto quanto costano, purtroppo. Per il riscaldamento non escludo che in futuro punterò al fotovoltaico ma già ora uso spesso la fonte rinnovabile per eccellenza, grazie anche al nostro Comune. Purtroppo il mercato dei mezzi di locomozione e delle fonti energetiche non lo fanno i poveri cristi come noi ma le grosse ditte e le multinazionali dell'energia che ci lasciano poca o nessuna scelta. Noi siamo ben poca cosa ma piano piano le cose possono cambiare. Tutto sta a iniziare da noi stessi e io il mio piccolo contributo cerco di darlo ogni giorno.
RispondiEliminaCordialmente, un membro del comitato.
Gentile membro del comitato, la sua risposta e' la piu' ovvia che si puo' dare,e sono d'accordo quando dice che le cose cambieranno,quindi questo succedera' anche per il sistema di distruzione dei rifiuti,ma al momento non sembra fattibile e questo non lo dico io ne i miei colleghi o chi sostiene l'inceneritore ma lo dicono i fatti.Fino a quando non arriveranno quei tempi dovremmo cercare di sostenere cio' che ancora fa' campare circa 100 famiglie come la mia che cercano di vivere dignitosamente con il proprio stipendio,pagano mutuo per la casa pagano la tassa tarsu e tutto il resto.Poi volevo mandare un messaggio per quanto riguarda le malattie che puo' causare un inceneritore,ma anche le auto moto mezzi pubblici alimentati con petrolio ecc.due dei miei nonni sono morti tra gli anni 60/70 di cancro uno ai polmoni l'altro alla gola ,eppure in negli anni sopraindicati di inceneritore non se ne parlava neanche ,putroppo io penso che se hai una predisposizione a queste cose sono inevitabili e vi dico che oltre i miei nonni di malati di cancro ne ho visto tanti nella mia famiglia.Oltre alle malattie cerchiamo di tenerci anche il lavoro.
RispondiEliminaUN OPERAIO DELLA TOSSILO
Gentile operaio, le rispondo cercando di non essere troppo lungo. L'utilizzo di sistemi alternativi alla combustione dei rifiuti ha ormai superato la fase di ricerca, non è più fantascienza e questo molti comuni d'Italia lo hanno capito e provato sulla loro pelle. L'inceneritore, come sappiamo, non distrugge i rifiuti ma ne riduce solo le dimensioni (ma non la quantità) producendo però residui altamente tossici che richiedono discariche speciali delle quali però nessuno parla. Quale comune del nostro territorio si accollerà un tale fardello per i prossimi (come minimo) 10 anni nessun politico lo dice. Il progetto è per un forno da 60.000t ma con l'aumento della differenziata da dove arriveranno queste 60.000t? Si rischia di iniziare a costruire una cosa che al completamento, tra minimo 3-5 anni, sarà del tutto inutile o comunque sovradimensionata e quindi non conveniente. E allora il problema dei posti di lavoro sarà punto e a capo e questo non credo lo voglia nessuno. Il Comitato, a differenza di quanto qualcuno afferma, non ha mai chiesto la chiusura immediata dell'inceneritore ma un passaggio rapido ad altri sistemi di smaltimento, prima che altre zone della Sardegna, fiutato l'affare, si buttino a capofitto (veda Oristano e Arborea)lasciando a Macomer solo la cenere. Per quanto riguarda le malattie, decine e decine di studi in tutto il mondo hanno dimostrato la correlazione tra vicinanza agli inceneritori e diverse patologie anche pre e neonatali, non solo tumori. Legga questo ad esempio: http://nonbruciamocimacomer.blogspot.com/2011/12/tutto-il-mondo-e-paese.html
RispondiEliminaPurtroppo l'indagine epidemiologica è stata stoppata dalla ASL e non si sa il perché ma sarebbe nell'interesse di tutti conoscere la situazione nel nostro territorio. La vera sfida è tenerci il lavoro ma senza le malattie ed evitare quello che è successo qui: http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2011/12/31/news/parona-a-rischio-diossina-uova-stop-alla-vendita-1.3002506 sapendo che la ASL la diossina l'ha già rilevata a Macomer.
La saluto cordialmente e mi scuso per la lunghezza del commento.
Ma a nessuno è venuto in mente che per acquisire i preziosi terreni del marghine c'è il sudore di intere generazioni, che hanno contribuito a fare di Macomer, Borore e dell'intero territorio il centro di eccellenza dell'agro Alimentare. Ma questi quattro o cinque sindaci, che appaiono guidati con la fune come si fa con gli asini, si rendono conto del grave danno economico, ambientale che stanno infliggendo al territorio? io credo che alcuni si, si rendono conto, ma in modo vergognosamente irresponsabile vanno avanti. L'unica cosa che i cittadini tutti ed in primo luogo gli operai della Tossilo devono fare è di chiedere, a gran voce, le dimissioni, prima che per le loro tresche, brucino il presente ed il futuro del cuore della Sardegna.
RispondiEliminavorrei chiedere al comitato una opinione sul motivo per cui il progetto "tipo Vedelago" non incontra il favore dei sindaci del territorio e per quale motivo è caduto il dialogo col sindaco di macomer
RispondiEliminaGentile anonimo, purtroppo non siamo in grado di rispondere in modo preciso, la sua domanda andrebbe rivolta agli interessati. Non ci risulta che i sindaci dell'Unione abbiano mai discusso il nostro progetto, sappiamo solo che abbiamo chiesto loro un incontro per valutare il problema ma ad oggi non abbiamo ricevuto risposta, eravamo presenti sia alla loro assemblea che al precedente “incontro riservato” ma non hanno ritenuto di doverci sentire nel merito. Il documento che hanno approvato non fa nessun riferimento alla nostra proposta alternativa.
RispondiEliminaIl sindaco di Macomer ha chiuso il tavolo tecnico (nel quale peraltro non ha espresso alcuna valutazione sul progetto) senza informarne ufficialmente i partecipanti, evitando così un secondo incontro per l'approfondimento della proposta alternativa. Abbiamo saputo dalla stampa che la ritiene non realizzabile ma non è dato sapere con chi la abbia approfondita.
Le uniche risposte che riusciamo a darci non sono per niente rassicuranti né rispetto al ruolo istituzionale dei sindaci né rispetto alla correttezza di tutto l'iter amministrativo. Intanto viaggiamo oltre i 50 milioni di €....
Gentile comitato, io parlo da semplice cittadino e cosa molto importante sono super partes, io capisco benissimo la vostra posizione,avete pienamente ragione quando dite di voler salvaguardare il vostro territorio nonchè la vostra salute e quella dei vostri cari, ma a questo punto vi dico che capisco benissimo anche gli operai della Tossilo,io sono un disocupato"purtroppo" non per mia volontà,con un mutuo da pagare e tante altre spese che non sto quì ad elencarvi, di conseguenza vi chiedo:voi avete una soluzione concretta per risolvere il problema dell'inceneritore? io sinceramente penso di no! a parte tante belle parole sia da parte vostra che da quella delle amministrazioni, a questo punto vi chiedo: ma perchè non la smettete sia voi che loro di dire stupidagini e non cercate di salvaguardare quei pochi posti di lavoro che ancora ci sono?
RispondiEliminaCaro anonimo, le soluzioni alternative all'inceneritore ci sono e sono soluzioni che rispettano la salute e l'ambiente, mantengono i posti di lavoro che già ci sono e ne creano di nuovi, a differenza di un nuovo inceneritore che sarà pronto tra non meno di 4-5 anni e non si sa che cosa brucerà visto che già adesso i rifiuti da bruciare sono in diminuzione. Lo hanno capito in diversi comuni d'Italia, si guardi l'ultima puntata di "Presa Diretta", tanto per capirci.
EliminaPoi già che c'è si interroghi anche sui posti di lavoro dell'agroalimentare, settore in crisi che già si trova a rischio diossina. O quei posti di lavoro sono meno importanti?
P.s. prima di bollare il pensiero degli altri come "stupidaggine" le consiglio di documentarsi bene sull'argomento onde evitare di contribuire alle stupidaggini altrui con le proprie.