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lunedì 17 gennaio 2011

Gli amministratori di Macomer non vogliono incontrare i cittadini!


In risposta alle richieste di incontro del Comitato Non Bruciamoci il Futuro, che rappresenta oltre mille cittadini di Macomer, gli amministratori ed i loro rappresentanti nel Consorzio Industriale e nella Tossilo SPA, hanno organizzato un convegno al quale parteciperanno numerosi amministratori, politici, ricercatori, imprenditori, nonché dirigenti e medici da loro retribuiti, ma i cittadini non potranno prendere la parola. E sì, perché il programma pubblicizzato nelle locandine non prevede un dibattito pubblico, figuriamoci poi dare la parola al Comitato o a chiunque altro possa sostenere tesi contrarie alle loro!

Il convegno pare essere l’unica risposta alle richieste di apertura e confronto avanzate in tutti questi mesi.

In data 11 dicembre 2010 il Comitato Non Bruciamoci il Futuro, a nome dei cittadini, aveva chiesto al Commissario Liquidatore del Consorzio Industriale di Macomer un incontro pubblico sulla valutazione del problema dello smaltimento dei rifiuti nel nostro territorio e delle possibili strategie future. La richiesta era mirata in modo particolare ad incontrare i lavoratori della Tossilo S.p.A., le associazioni degli allevatori e dei medici per l’ambiente (ISDE), oltrechè naturalmente gli amministratori dei Comuni interessati, della Provincia e della Regione. Il Commissario Liquidatore, dopo averci comunicato verbalmente che non avrebbe concesso l’incontro in quanto non rientrerebbe tra i suoi poteri organizzare incontri pubblici, ci ha scritto che, in riferimento alla nostra richiesta “….il Consorzio Industriale di Macomer e la società Tossilo Tecnoservice Spa stanno organizzando un convegno sul ciclo dei rifiuti. In quell’occasione è prevista la partecipazione delle amministrazioni Regionali, Provinciali, Comunali e della cittadinanza…”.

Ci chiediamo:

Ø come è possibile che il Commissario Liquidatore non possa organizzare l’incontro richiesto dal Comitato, a costo zero, ma che possa, invece, organizzare un convegno a livello regionale, che sicuramente comporta costi rilevanti, su una problematica che tocca i temi della salute e dell’ambiente, al quale sono presenti tutti i rappresentanti istituzionali, studiosi e ricercatori, ma non i medici per l’ambiente, non le associazioni ambientaliste, non i lavoratori, non gli allevatori, non i cittadini?

Ø come si può ragionevolmente ed in buona fede sostenere che un convegno come quello organizzato possa sostituirsi ad un incontro aperto, nel quale tutti i presenti potrebbero esprimere un parere e confrontarsi alla pari per provare ad arrivare ad una soluzione condivisa?

Ø perché non si è ritenuto opportuno coinvolgere i cittadini e le associazioni nell’organizzazione del convegno?

Ø i nostri rappresentanti istituzionali saranno disponibili a rispondere alle domande dei cittadini come avrebbero fatto nell’incontro aperto da noi richiesto?

Ø sarà concesso al pubblico rivolgere delle domande ai relatori del convegno?

Ø questo convegno è sostitutivo anche del Consiglio Comunale aperto promesso dal Sindaco di Macomer per i primi di gennaio?

Chiediamo ancora una volta di poter incontrare pubblicamente i nostri amministratori. E’ un diritto di tutti i cittadini!

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5 commenti:

  1. Sabato 22 gennaio ci sarà il convegno promosso dalla Tossilo Spa e dal Consorzio per la zona industriale di Macomer (che si terrà nelle ex caserme Mura) sul tema: "Rifiuti zero? I perché di una scelta".
    Ma ci sarà data finalmente l'opportunità di scegliere?
    Le popolazioni che vivono nel raggio in cui ricadono le emissioni degli impianti e ne subiranno prima o poi le conseguenze, potranno davvero scegliere?
    E poi, ascoltare tutte le campane va bene, ma non è con le chiacchiere che si chiude un inceneritore e si adottano finalmente tecniche migliori e meno rischiose per smaltire i rifiuti!

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  2. "Rifiuti zero? I perché di una scelta".
    E' ovvio, e si capisce dal nome del convegno, che la scelta per loro è già stata fatta.............

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  3. Il commissario liquidatore doveva limitarsi a liquidare il consorzio invece di chiedere nuovi impianti e organizzare convegni per sponsorizzare le scelte di chi l'ha messa lì dove è. Capiamo bene perchè non se ne vergogna e perchè non si vergognano neanche quelli che prima erano contro gli inceneritori e come cittadini facevano anche parte dei comitati o li sostenevano, ed andavano anche sottobraccio ai medici che oggi non invitano più. Ora che sono amministratori sono anche più saggi (benedette poltrone!) e decidono che l'inceneritore ce lo teniamo perchè non ci farà più male, è diventato loro amico. Meno male che l'amico c'è!

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  4. ...vedrete, sarà bellissimo, tutto luccicante e nuovo di zecca, vanto e orgoglio dei suoi fautori, porterà una ventata di aria nuova... a te caro amministratore di beni altrui che di sfuggita sbirci nel blog, abbi il coraggio di guardarti dentro, la pulizia incomincia là.....ricordati che nulla paga la pace della coscienza.... ricordati delle facce dei malati, delle loro sofferenze e di quelle dei loro cari, ne hai mai visto uno? coraggio, ce la puoi fare, sii solo uomo....

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  5. Il colmo per un frigorista?
    ....Intendersi di inceneritori!

    :-)))))))))))))))))

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