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mercoledì 2 maggio 2018

Tossilo SpA: un carrozzone che fa "fumo" da tutte le parti

L'incendio verificatosi l'altra notte all'interno degli impianti della Tossilo SpA, società sotto il controllo del Consorzio Industriale di Macomer in liquidazione dal 2008 e che gestisce il trattamento e lo stoccaggio dei rifiuti solidi urbani, rappresenta l'ennesimo episodio di grave pericolo e inquinamento per il territorio del Marghine.
Anche in questa occasione sotto accusa è l'impianto di compostaggio interessato da un incendio che ha riversato per alcune ore fumi e inquinanti nei territori circostanti destando non poche preoccupazioni nei cittadini di Macomer e del Marghine sulle ripercussioni per la loro salute e la salubrità del territorio.
Nessuna notizia ufficiale sulle cause dell'incendio e i suoi effetti, ma già viene segnalata un'ingente moria di api (indicatori della qualità dell'ambiente in cui vivono), che si ipotizza possa essere correlata all'incidente, con grave danno per gli apicoltori dei territori di Macomer, Birori e Bortigali.

Il Comitato NBF aveva già posto seri dubbi sulla capacità gestionale della Tossilo SpA, un carrozzone che fa fumo da tutte le parti e che, nel mese di novembre u.s., aveva incassato una pesante diffida della Provincia di Nuoro a causa delle numerose e gravi violazioni all’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
Come recentemente riportato dal giornale on line Il Marghine.netle contestazioni nella gestione dell'impianto di compostaggio avevano riguardato una serie di inosservanze alle prescrizioni AIA e di carenze di controlli in diversi processi suscettibili di provocare incendio (vedi qui ns. documento).

Altre irregolarità avevano interessato "il superamento dei valori limite delle emissioni del sistema di deodorizzazione (biofiltri e scrubber), il posizionamento non conforme alla legge del sistema di controllo delle emissioni" e la gestione della discarica di Monte Muradu, oggi in uno stato di preoccupante abbandono, per la quale è stato prescritto dalla diffida "entro 8 mesi un piano di ripristino ambientale per la fruibilità del sito a chiusura dell’impianto secondo la destinazione urbanistica dell’area".

Insomma, una situazione di gestione fuori controllo alla quale hanno fatto seguito solo generiche e ordinarie rassicurazioni da parte della Regione Sardegna senza ulteriori verifiche e approfondimenti.
Tutto tace anche sul fronte delle istituzioni locali, in primis del Comune di Macomer, che ha spianato la strada per la realizzazione del nuovo inceneritore a Tossilo con un impatto inquinante maggiore di quello precedente (per es. diossine + 13%).

Il Comitato NBF aveva richiesto proprio ai sindaci dell’Unione dei Comuni del Marghine la convocazione di un’assemblea pubblica con la partecipazione della Tossilo SpA e aperta ai cittadini del territorio anche al fine di informare le comunità locali e richiedere interventi per prevenire ulteriori rischi ambientali. L'unica disponibilità al confronto e all'ascolto, nel silenzio generale, era pervenuta dalla sindaca del comune di Bolotana.

L'incendio della scorsa notte non può dunque che accrescere le preoccupazioni degli anni e dei mesi scorsi sullo stato di salubrità del territorio e il clima di incertezza sulla corretta gestione degli impianti della Tossilo SpA richiederebbe per l'ennesima volta un'assunzione di responsabilità da parte dei Comuni e delle istituzioni del territorio.
La stessa denuncia degli apicoltori, emersa nelle ore immediatamente successive all'incendio, meriterebbe una particolare attenzione da parte delle istituzioni locali, in particolare del Comune di Macomer nel cui territorio ricade l'impianto di Tossilo, soprattutto rispetto alle cause della moria delle api denunciata dagli operatori del settore e alla correlazione con la natura delle emissioni scaturite dall'incendio, eventualità che si sta tentando di liquidare frettolosamente senza alcuna analisi.

Per questi motivi il Comitato NBF richiede ancora una volta ai sindaci e al presidente dell’Unione dei Comuni del Marghine la convocazione di un’assemblea pubblica con la partecipazione della Tossilo SpA e aperta ai cittadini del territorio affinché si possa chiarire quanto è avvenuto e conoscere quanto è stato fatto dalla Tossilo SpA per mettersi in regola rispetto alle prescrizioni emesse dalla recente diffida della Provincia di Nuoro.



Macomer, 2 maggio 2018

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