Dopo
oltre 5 anni di opposizione alla realizzazione di un nuovo inceneritore a
Tossilo, 5 anni di incontri, dibattiti,
proposte, per contrastare un progetto la cui realizzazione comporterebbe
pesanti ripercussioni nei confronti della salute della nostra comunità e della
salubrità del nostro territorio, siano stati costretti a rivolgerci ai
tribunali per far valere il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente sano.
Tramite lo studio legale degli avvocati Porcu & Barberio
(Cagliari) abbiamo depositato ricorso al TAR contro la Regione Sardegna, la
Provincia di Nuoro, il Consorzio industriale di Macomer, la Tossilo S.p.A., il Comune di Macomer, la ASL
n. 3 di Nuoro per l’annullamento della Autorizzazione Integrata
Ambientale (AIA) rilasciata al Consorzio
Industriale dalla Provincia di Nuoro, della delibera della Giunta Regionale con la
quale è stato espresso un giudizio positivo di compatibilità ambientale
dell'intervento (procedura di VIA), della nota con la quale il Comune di
Macomer ha espresso parere favorevole all'intervento, smentendo diversi atti
deliberati in consiglio, e di tutti gli ulteriori provvedimenti, atti o pareri
istruttori che hanno determinato e sostenuto i provvedimenti definitivi dell’A.I.A.
e della V.I.A..
Il ricorso, reso
possibile dal generoso contributo di numerosi cittadini, è stato presentato dal
Comitato Non Bruciamoci il Futuro, dall’Associazione Zero Waste Sardegna e dall’Unione
dei Comuni della Barbagia (Gavoi, Lodine,
Ollolai, Olzai, Oniferi, Ovodda, Sarule e Tiana).
Su quali basi poggia il nostro ricorso?
1) Il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti è stato
totalmente ignorato
Riteniamo
che siano state stravolte le indicazioni del Piano regionale e della delibera di approvazione dello stesso (Delibera n. 73/7 del 20.12.2008). Questa
delibera sostiene indiscutibilmente la scelta di uno scenario di incenerimento
a due poli (Cagliari, nord-Sardegna), prevedendo
per Tossilo soltanto l’adeguamento del
suo sistema per poter svolgere una funzione transitoria ed essere poi dismesso.
Gli atti di
approvazione della VIA e dell’AIA confermano che è stata operata una scelta
difforme da queste indicazioni. A nostro avviso è stato illegittimamente configurato
uno scenario a due poli: Cagliari e Macomer, che non risulta neppure
lontanamente essere stato preso in considerazione dal Piano. Infatti la
predisposizione di due termovalorizzatori, uno a Cagliari e uno a Macomer, non
risulta tra le possibilità non solo ottimali ma neppure prospettate dal Piano.
2)
Sono state
ignorate le alternative e le ripercussioni sulla salute dei cittadini e sulla salubrità
del territorio e delle produzioni agro-alimentari.
Era necessaria un’analisi seria delle alternative che le Amministrazioni, a cominciare dalla Regione, non si sono poste
e non hanno imposto agli enti richiedenti. L’incenerimento dei rifiuti è
considerato a livello internazionale il sistema di trattamento più impattante
sull’ambiente e sulla salute per l’elevata tossicità delle emissioni sotto
forma di polveri ultra fini che vengono disperse nell’ambiente anche a distanza
di chilometri.
Nel nostro territorio la presenza di diossine era
stata già accertata nel
2010, come comunicato dalla ASL di Nuoro. Ciononostante non
sono stati effettuati studi o monitoraggi sul bioaccumulo di sostanze tossiche
e cancerogene né sulla relazione tra esposizione della popolazione a fattori
cancerogeni e presenza di neoplasie maligne, come peraltro la stessa Asl di
Nuoro si era impegnata a fare con due diversi studi epidemiologici
ufficialmente programmati, ma mai realizzati.
Non è stato dunque rispettato neanche il principio
comunitario di precauzione.
Al contrario di
quanto sostenuto dall’ASL n. 3 di Nuoro, in un documento riguardante la “Valutazione dello Stato di Salute della
popolazione residente nelle zone industriali di Ottana e Macomer e nelle zone
di Nuoro, Siniscola e Sorgono”, secondo la quale la zona di Macomer
certamente non è la più colpita per i casi di tumore e di altre patologie, l’associazione ISDE - Medici per
l’Ambiente, analizzando gli stessi dati, ha messo in evidenza, per numerose importanti patologie, un’incidenza
percentuale maggiore nel distretto di Macomer rispetto agli altri distretti
presi in esame, dimostrando l’inconsistenza e la superficialità della
valutazione dell’ASL.
La stessa
determinazione AIA, impugnata nel ricorso, dice che il confronto della
performance emissiva sulle diossine non è attendibile e conferma una maggiore incidenza sulla qualità dell’aria a seguito
dell’esercizio della nuova linea, in particolare per il parametro SO2, in cui
si passa da un incidenza del 14% con le vecchie linee ad una del 41% con la
nuova linea (con i valori richiesti in autorizzazione) e complessivamente a
valori di concentrazione superiori per diversi inquinanti.
Nella
sostanza il nuovo inceneritore inquinerà più di quello attuale nel totale
silenzio di coloro (tecnici, politici, amministratori, sindacati) che hanno
assicurato una riduzione delle emissioni di inquinanti pericolosi, compresa
l’Amministrazione di Macomer, che pur partecipando alla conferenza di servizi
AIA, su questo e altri aspetti non ha mosso alcun rilievo.
Il territorio circostante l’impianto di
incenerimento è caratterizzato da una forte e importante vocazione
agro-pastorale, le cui produzioni sono
protette dalla normativa comunitaria e nazionale, che prevedono l’inidoneità ad
ospitare impianti di trattamento dei rifiuti in aree caratterizzate da
produzioni a marchio DOP, DOC, IGT, IGP. Tali indicazioni sono state recepite
dallo stesso Piano Regionale dei rifiuti, ma sono state del tutto ignorate nei
provvedimenti impugnati.
La
nostra battaglia contro il nuovo inceneritore e la relativa procedura di autorizzazione
non è definitivamente chiusa, auspichiamo che il ricorso al TAR possa far
emergere le violazioni al piano regionale di gestione dei rifiuti e gli abusi che,
secondo noi, sono stati compiuti nel corso dell’intera procedura di
approvazione del progetto.
mi scuso per la scarsa partecipazione ma la questione NOTRIDENT mi ha completamente assorbito.grazie per il lavoro che avete svolto per tutti noi
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