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lunedì 9 marzo 2015

Lettera aperta al Presidente e ai Consiglieri della RAS



Al Presidente della Regione Autonoma della Sardegna On.le Francesco Pigliaru
Ai Consiglieri della Regione Autonoma della Sardegna

e p.c. agli organi di stampa

L'assessore all'ambiente Spano con un recente comunicato ha fatto sapere che intende dare l'OK alla realizzazione del nuovo inceneritore di Tossilo, prima ancora di conoscere l'esito della procedura di VIA del servizio SAVI. Riteniamo queste esternazioni un atto politico di grave ingerenza all'interno di un iter autorizzativo che deve essere espletato nel rispetto del mandato attribuito al servizio SAVI. Non si può sottovalutare che l’obiettivo del processo di VIA è quello di proteggere la salute umana (L. 8.7.1986 n. 349 e s.m.i.) essendo primarie le esigenze di tutela della salute ai sensi dell’art. 32 della Costituzione, rispetto alle esigenze di pubblico interesse soddisfatte dall'impianto di incenerimento. Le disposizioni normative dicono che la procedura di VIA viene strutturata sul principio dell’azione preventiva, in base alla quale la migliore politica ambientale consiste nel prevenire gli effetti negativi legati alla realizzazione dei progetti anziché combatterne successivamente gli effetti. Solo successivamente all'istruttoria del Servizio SAVI, la Giunta regionale conclude il procedimento di verifica con propria deliberazione, esprimendo un giudizio positivo o negativo sulla compatibilità ambientale dell’intervento.
L'assessore liquida con poche parole non solo le innumerevoli osservazioni presentate dai cittadini, ma anche dallo stesso servizio SAVI e dalla Provincia di Nuoro, evidenziando di non conoscere le numerose criticità emerse nello SIA, né tanto meno di aver approfondito le motivazioni delle preoccupazioni espresse in merito al rischio cui vengono esposte le popolazioni, l'ambiente e le produzioni agro-alimentari del territorio dal potenziamento di un impianto di incenerimento in funzione già da 20 anni. Né tiene in considerazione gli allarmi lanciati dai medici per l'ambiente ISDE e dell'Ordine dei medici della provincia di Nuoro, sulla necessità che venga avviata una seria indagine epidemiologica in merito alla presenza di diossine (confermata in un comunicato dalla ASL di Nuoro) e all'incremento delle patologie tumorali nell'area interessata.
L'importanza di una attenta analisi degli impatti sulla salute è stata ribadita dallo stesso Consiglio di Stato che, in una sentenza del gennaio 2015 in merito ad una vicenda analoga, ha affermato che il rilascio delle autorizzazioni deve conseguire soltanto all’esito di un’indagine epidemiologica sulla popolazione dell’area interessata. Secondo quella sentenza, che ha annullato l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata dalla Provincia di Grosseto all'inceneritore di Scarlino, l’oggetto della VIA non è l’inceneritore in sé, ma è l’ambiente che deve sostenerlo. Cioè, con la procedura di VIA si deve verificare, in un dato territorio, la capacità dell’ambiente e della popolazione di sostenere le ulteriori emissioni, previste con l’avvio di un nuovo impianto pericoloso.

Poiché, come prevede la normativa, contestualmente alla VIA è stata attivata anche la procedura di rilascio dell’AIA da parte della Provincia di Nuoro, ci preme  segnalare che nel mese di gennaio il presidente dell’Ente, in piena fase di procedura, ha ritenuto opportuno  sostituire la responsabile dell’ufficio AIA, che aveva seguito sin dall'inizio l’iter della procedura effettuando anche numerose osservazioni all'impianto dello SIA per la realizzazione del nuovo inceneritore. Riteniamo questo episodio quanto meno sospetto di una intromissione della funzione politica nelle prerogative amministrative, che rischia di tradursi in un pesante condizionamento di tutta la procedura autorizzativa.

Tanto premesso, Vi chiediamo di voler vigilare affinché venga prioritariamente tutelato l’interesse della nostra comunità nel rispetto delle regole, delle procedure e delle norme che regolano l’iter autorizzativo della VIA e dell’AIA. Chiediamo altresì che si vigili sulla separazione del ruolo politico da quello amministrativo, come prevede la legge, affinché non si operino forzature sulla decisione del servizio SAVI e del servizio AIA della provincia di Nuoro.

Sollecitiamo al contempo un Vostro forte e convinto supporto alla Proposta di Legge di moratoria degli impianti di incenerimento, già depositata da 16 consiglieri regionali.
Esistono i presupposti per avviare anche in Sardegna, come ormai avviene in altre realtà italiane e a livello internazionale, un percorso virtuoso per amministrazioni, cittadini e imprese, conosciuto a livello mondiale come “Strategia Rifiuti Zero”, che tramite un'attenta politica di gestione dei rifiuti punti alla diminuzione, al riuso e al massimo recupero di beni e materiali post-consumo, minimizzando lo smaltimento in discarica e azzerando l'incenerimento.


Disponibili a qualsiasi approfondimento nel merito, inviamo cordiali saluti.

Associazione Zero Waste Sardegna                           Comitato Non Bruciamoci il Futuro










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