Info e contatti

Per info e contatti scrivere a nonbruciamoci@gmail.com
Aggiungici ai tuoi contatti su FB: www.facebook.com/nonbruciamoci.macomer

Contatore

mercoledì 26 marzo 2014

BOLLETTE E BALLE


Le dichiarazioni rilasciate recentemente dall’Assessore Congiu sulla proposta di una tariffa unica di smaltimento per i rifiuti urbani ci lasciano sconcertati e sono fonte di grande preoccupazione.

Ci stupisce che il problema venga posto solo adesso quando in realtà le tariffe applicate dal sistema di incenerimento di Tossilo sono sempre state le più alte e lo saranno per il futuro, soprattutto con la prospettiva nefasta di un nuovo inceneritore, sempre più costoso, antieconomico e inquinante. Non dobbiamo dimenticare infatti che gli inceneritori hanno necessità di elevati investimenti di capitali e di piani di ammortamento pluriennali, in genere almeno quindici anni, garantiti dalla sottoscrizione di un contratto di fornitura dei rifiuti in ingresso a carico delle amministrazioni comunali conferenti, che prefigura l’obbligo a pagare comunque sulla base del tonnellaggio garantito, anche se poi non conferito, contrastando di fatto l’avanzata della raccolta differenziata e della riduzione dei rifiuti.

Non dobbiamo dimenticare neppure che gli inceneritori sono considerati dalla normativa nazionale tra gli impianti più inquinanti. Un principio negli anni scorsi fatto proprio anche dallinnovativa proposta di legge regionale del 10.10.2007, primo firmatario l’attuale assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda che, per motivare lo spirito dell’iniziativa affermava: “L'incenerimento è la tecnologia di gestione dei rifiuti che ha il più alto impatto ambientale, il maggior spreco di materiali riutilizzabili, i più alti costi di costruzione ed esercizio, i più lunghi tempi di messa in opera, il minor bisogno di manodopera”.

L’analisi strumentale e fuorviante fatta dall'assessore dimostra la confusione dell’amministrazione comunale in materia di rifiuti ed è il risultato di una disastrosa scelta operata a livello regionale sulla quale il comune di Macomer è stato costantemente assente, se non complice. Se poi lo scopo è quello di giustificare le salate tariffe della TARES e tacitare le proteste, attribuendo ai cittadini la responsabilità del mancato raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata, questo ci sembra un insulto all’intelligenza della comunità.

In realtà la situazione è molto diversa e l’assessore Congiu lo sa!

Sa che molti comuni lamentano da anni le alte tariffe del sistema di incenerimento di Tossilo e chiedono soluzioni alternative. Contrariamente a quanto sostenuto dall’Assessore Congiu non risulta dai dati ufficiali (14° rapporto regionale sulla gestione dei rifiuti, 2012) che diversi comuni della provincia di Nuoro e dell’Ogliastra abbiano scelto di conferire in impianti meno costosi di Tossilo, così come il distacco dei comuni di Oristano dall’impianto di Tossilo non è avvenuto l’altro giorno ma più di 2 anni fa.

Sa che la relazione ambientale del Piano regionale dei Rifiuti del 2008 tra gli scenari proposti considera il mantenimento del sistema di incenerimento di Tossilo quello più sfavorevole dal punto di vista economico-ambientale.

Sa che il Comune non controlla il buon funzionamento degli impianti di Tossilo gestiti da un Consorzio industriale sciolto dal 2008 e posto in liquidazione e non controlla nemmeno la raccolta differenziata a livello locale che per questo motivo va alla deriva insieme alle nuove possibili prospettive di sviluppo e occupazione.

Sa che una buona raccolta differenziata necessita di costanti e articolate campagne di informazione e sensibilizzazione e soprattutto di tariffe puntuali che premino, in termini di riduzione della tariffa, chi la raccolta differenziata la fa bene.

Lo diciamo da ben 4 anni inascoltati da una classe politica ottusa e compiacente che non tutela i diritti del cittadino a partecipare alle scelte determinanti per la propria salute, per la salubrità dell’ambiente e per gli alti costi che ricadono sulle tasche dei cittadini.

L'assessore si dimentica invece che la sua amministrazione ha approvato un Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani che accoglie alcune proposte avanzate dal nostro Comitato (da lui per primo sottoscritte nell'incontro con la Commissione Ambiente del 8.10.2013), nel quale si afferma che il Comune di Macomer si impegna ad intraprendere il percorso Rifiuti Zero stabilendo:

1. il raggiungimento del livello minimo del 65% di raccolta differenziata per il 2014 e del 75% entro il 2015;

2. l'istituzione di un nuovo sistema tariffario (T.I.A.) basato sulle effettive quantità di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche;

3. misure atte a minimizzare i flussi di rifiuti;

4. un sistema generalizzato e capillare di buone pratiche di riduzione dei rifiuti, tra le quali anche forme di incentivazione tariffaria del compostaggio domestico, un centro comunale per la riparazione e il riuso, la promozione dell'acqua pubblica per l'uso potabile;

5. favorire la realizzazione di impianti "a freddo" di selezione e riciclo degli imballaggi e delle frazioni secche con linea di estrusione;

  1. istituire l'Osservatorio Intercomunale verso Rifiuti Zero col compito di monitorare il percorso verso Rifiuti Zero e indicarne le criticità.
Nel verbale dell'incontro citato è riportata questa dichiarazione dell'assessore Congiu:
 
"Da questo tavolo deve uscire un patto tra comune e cittadini, occorre istituzionalizzare l’osservatorio, occorre che tutte le parti si incontrino periodicamente e abbiano il monitoraggio continuo delle problematiche legate ai rifiuti, per trovare insieme le soluzioni e superarle".
 
Se nonostante gli impegni dichiarati si continuerà a sostenere nei fatti l'inceneritore, Tossilo rischia di perdere non solo la piattaforma di incenerimento ma anche la possibilità di riconvertirsi in un sistema alternativo, come proposto da tempo dal Comitato cittadino Non Bruciamoci il Futuro.



Macomer, 26 marzo 2014

Nessun commento:

Posta un commento