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lunedì 4 marzo 2013

COME SI SPRECANO I SOLDI DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA



Nonostante le fortissime richieste di cambiamento nella gestione della “cosa pubblica” e gli appelli antispreco provenienti dalla società civile, si continua a sperperare denaro pubblico finanziando progetti molto discutibili e al di fuori di qualsiasi logica di pianificazione.

E’ il caso del progetto della GLM Ambiente S.r.l., sul quale ci siamo già espressi in precedenza, che ha beneficiato di un finanziamento pubblico di circa 10 milioni di € all’interno dell’Accordo di Programma per l’area di crisi di Tossilo per la realizzazione di un impianto integrato per l'ossidazione dei fanghi e digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti (FORSU) con produzione di energia elettrica e termica a Macomer, un doppione che se realizzato comprometterà non solo l’operatività dell’impianto di compostaggio inaugurato recentemente dalla Tossilo S.p.A ma manderà in fumo anche i posti di lavoro previsti.

Dagli elementi raccolti dal Comitato emergono numerose contraddizioni che pongono altrettanti interrogativi su una vicenda poco chiara e discutibile il cui ultimo atto è rappresentato dalla convocazione di una conferenza di servizi da parte del Centro di programmazione della Regione Sarda per l’11 marzo 2013.

Oltre alla valutazione negativa espressa dalla Provincia di Nuoro, che evidenziava la non coerenza del progetto con il Piano Regionale dei Rifiuti e la non corretta ubicazione dell’impianto proposto, non vengono valutati i rischi ambientali né gli impatti sulla salute derivanti dalle emissioni in atmosfera, dalle immissioni nei corpi idrici, né quelli relativi a possibili infiltrazioni nel suolo e al traffico veicolare da e per l’impianto.

Un’ulteriore considerazione riguarda il trattamento dei fanghi di depurazione perché già esiste presso il Consorzio Industriale di Tossilo un impianto consortile di depurazione e di cogenerazione in grado di soddisfare le esigenze del territorio.

Con questi presupposti, non si capisce come la GLM Ambiente, una società al momento inattiva e con un capitale sociale di appena 10 mila €, possa beneficiare di un contributo pubblico di quasi 10 milioni di € dall'accordo di Programma, mentre moltissimi progetti presentati da soggetti e imprese del nostro territorio che hanno chiesto di accedere a contributi modesti sono stati esclusi con la insuperabile motivazione della mancanza di garanzie.
 
Quali sono le garanzie presentate dalla GLM Ambiente?
Quelle delle società a "scatole cinesi"?

Un progetto del tutto analogo, firmato dallo stesso progettista, è stato presentato nel Comune di Allumiere (Lazio) dalla RENERWASTE,  una società del gruppo LADURNER che partecipa anche al progetto della GLM.

Il Comitato Non Bruciamoci il Futuro ritiene che in questa vicenda si stia operando in un quadro di illegittimità e irregolarità formale e sostanziale con lo sconcertante silenzio dei nostri amministratori e sarebbe gravissimo che questi aspetti non venissero considerati nella conferenza di servizi programmata per l’11 Marzo.

I POSTI DI LAVORO DEL CONSORZIO INDUSTRIALE DI TOSSILO NON POSSONO ESSERE MESSI ALL’ASTA O BARATTATI DA NESSUNO!


 
 

 

6 commenti:

  1. Eh eh, il gioco è quasi fatto, fuori dai giochi la "Commissaria" di banfiana memoria, ora tocca al duo dei "Sindaci" prendere posto nelle poltrone del consorzio, altro flashback sul tandem "Ledda-Chessa" di qualche anno fà (finito male naturalmente), ricordate? stagione che diede il via agli amministratori pizzaioli ecc ecc, la realtà è che si stà facendo di tutto per boicottare il nuovo impianto di compostaggio di qualità e si stà accelerando per la nuova discarica che toglierà l'imbarazzo di un vecchio impianto ( con vecchi operai da rottamare ) e darà lustro ad un nuovo Team il cui manager da anni muove i fili nell'ombra alla faccia di tutte le comparse che si sono succedute nei vari enti per il suo sollazzo e quello dei suoi amici

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  2. ALLARME A TOSSILO!! ALL'INCENERITORE ENTRANO SEMPRE MENO RIFIUTI!!COSI IL RISCHIO DEI POSTI DI LAVORO SI FA SEMPRE PIU' CONCRETO!!

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  3. Per rispondere a "Grillo Parlante", il rischio dei posti di lavoro per i dipendenti della Tossilo, non dovrebbe esistere e non si dovrebbe prendere in considerazione il loro licenziamento poichè stiamo parlando di un servizio pubblico, svolto da dipendenti pubblici, il 100% delle azioni della Tossilo è in mano pubblica e anzi non si capisce come possa esistere ancora una società mista senza il partner privato, se per privato non si intendano i comuni?
    Sarebbe come dire che si vuole chiudere il depuratore consortile perchè la gente caga di meno, il fatto che sino ad oggi si siano spartite delle poltrone con lauti compensi non vuole dire che questo debba continuare per sempre?

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    1. I dipendenti della Tossilo non la pensano così,dicono infatti che fino a prova contraria,sono sempre dipendenti della Tossilo SpA che di fatto è un soggetto privato,ma bando a questioni di "lana caprina" se si fermano gli impianti pensate che li tengano li a fare le belle statuine?

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  4. Dall'impianto di Tossilo arrivano notizie incredibili!!!!!
    Il nuovo compostaggio non riceve piu' umido,(non si sa fino a quando)che viene riversato nelle fosse dei rifiuti.Possibile che siano stati spesi tanti soldi di contributi pubblici per nulla????Se fosse vero che poi la decisione di questo sia dei DUE???? direttori,beh dovrebbero spiegare e far capire quali siano le loro intenzioni circa il futuro del compost di qualita' da produrre alla Tossilo SpA.Altra domanda: La Dott.ssa Farci di questo non sa nulla???????

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    1. Se fosse vero quanto dici i dipendenti che vedono queste cose dovrebbero sentire l'obbligo morale e personale di riferirle a chi di dovere, si assumano anche loro qualche responsabilità invece di continuare a fare chiacchiere. La dottoressa Farci ha già dimostrato ampiamente di che pasta è fatta.

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