Info e contatti

Per info e contatti scrivere a nonbruciamoci@gmail.com
Aggiungici ai tuoi contatti su FB: www.facebook.com/nonbruciamoci.macomer

Contatore

giovedì 17 gennaio 2013

UN SILENZIO ASSORDANTE SULLA SITUAZIONE DELLA SALUTE DEI CITTADINI DEL MARGHINE


LA SALUTE PRIMA DI TUTTO
Il Comitato Non Bruciamoci il Futuro ha sempre posto il problema della salute dei cittadini tra i temi principali della sua battaglia contro l’incenerimento dei rifiuti, con la consapevolezza che le emissioni prodotte dagli inceneritori sono causa di patologie letali per la salute umana e hanno un effetto irreversibile di contaminazione della catena biologica, come dimostrato da numerosi studi e indagini epidemiologiche.

La presenza di diossine nel territorio era stata già denunciata nel 2010 da un comunicato della ASL di Nuoro e da un intervento dell’allora commissario straordinario Antonio SUCCU, attualmente capo gruppo di maggioranza del consiglio comunale di Macomer e segretario provinciale del PSd’AZ.(vedi qui a pag. 31 del verbale, allegato alla delibera del Consiglio comunale n. 45 del 12.11.2010).

GLI IMPEGNI SULLA SALUTE VANNO RISPETTATI

Nel mese di maggio 2010 la ASL aveva deliberato la realizzazione di un progetto di ricerca sull’incidenza dei tumori della popolazione del Distretto sanitario di Macomer, di cui era stato promotore l’onorevole Maninchedda. A tale progetto avevano aderito, tramite un protocollo di intesa, anche la Provincia di Nuoro, GCIL, CISL e UIL, AIEA, i sindaci di Macomer e Ottana ed erano stati coinvolti successivamente l’Istituto Zooprofilattico di Sassari per le rilevazioni di eventuali contaminazioni negli alimenti di origine animale, e l’ARPAS Sardegna per il controllo delle acque, dei terreni e dei vegetali.

Si trattava di un impegno per un monitoraggio severo che verificasse la presenza o meno di diossine!

Il Comitato ha chiesto ripetutamente di conoscere i dati in base ai quali la ASL e Succu confermavano la presenza di diossine e notizie sul progetto di ricerca, senza ricevere alcuna risposta.

La verità è che il progetto non è stato mai avviato e si è perso nella giungla delle belle promesse mai mantenute, per l’inconsistenza della volontà politica.

I NODI VENGONO AL PETTINE

Da recenti notizie abbiamo appreso che l’ARPAS non svolge una propria attività di controllo sugli inceneritori di Tossilo; i dati sulle diossine nel territorio non sono disponibili e la loro presenza non è stata né smentita né confermata; non si effettuano controlli sull’inquinamento del suolo, dei vegetali e dei prodotti agroalimentari; gli impianti di incenerimento sono sottoposti ad un “gravoso carico di lavoro assegnato rispetto alle risorse umane e strumentali disponibili”, con continue fermate e superamenti di limiti di legge; la provincia s’interroga se dietro le continue fermate ci siano seri problemi di inquinamento, l’ASL sembra non essere a conoscenza del progetto di ricerca che ha approvato.

COME NON ESSERE ALLARMATI PER LA NOSTRA SALUTE!

Il Comitato ritiene molto grave che sulla questione fondamentale del diritto del cittadino alla tutela della salute ci sia il silenzio più assoluto di chi ci governa e di chi ha responsabilità politiche. La tutela della nostra salute rientra tra gli impegni prioritari dei nostri amministratori e delle nostre istituzioni che invece sembrano più preoccupati a levarsi dall’impiccio.

Il Comitato chiede alla Provincia che le tutte le prescrizioni previste dall’AIA vengano verificate e rispettate e che non vengano rilasciate deroghe incompatibili con la situazione di incertezza e improvvisazione in cui sono lasciate la salute dei cittadini nel Marghine e la qualità delle produzioni agroalimentari nel nostro territorio.

Il Comitato Non Bruciamoci il Futuro non chiede altro che il rispetto delle leggi che tutelano la salute dei cittadini del Marghine e il costante monitoraggio attraverso controlli seri e rigorosi di tutti gli inquinanti.

Nessun commento:

Posta un commento