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giovedì 31 gennaio 2013

I cittadini aspettano risposte



Le recenti vicende in Provincia di Nuoro con la richiesta della “cacciata dalla giunta provinciale dell’Assessore Carboni” da parte del segretario provinciale del PD Giuseppe Pirisi, sostenuta dal Presidente Deriu, mostrano ancora una volta quanto sia distante la politica dagli interessi e dal sentire comune dei cittadini.
E’ veramente incredibile e paradossale che la provincia di Nuoro dia un peso così importante alle esternazioni  dell’assessore Carboni su una vicenda locale, che riguarda un giudizio personale sull’operato della giunta comunale di Nuoro, e non abbia invece mai sentito il dovere di rispondere ai cittadini della provincia su diversi interrogativi, sollevati anche dall’Assessore Carboni, tra i quali:
  • la tutela della salute nel distretto sanitario del Marghine, dove la presenza di diossine, secondo l’ASL n. 3, è stata già accertata;
  • il protocollo d’intesa firmato dalla provincia di Nuoro per la realizzazione di un progetto di ricerca sull’incidenza dei tumori della popolazione del Distretto sanitario di Macomer, mai avviato;
  • le “autocerticazioni fai dai te” della Tossilo S.p.A. sui dati dell’inquinamento;
  • il ruolo dell’ARPAS che non svolge attività di controllo sugli inceneritori di Tossilo;
  • le numerose irregolarità messe in atto dal Consorzio industriale per la zona industriale di Tossilo in liquidazione e dalla stessa Regione sarda per la realizzazione di un nuovo inceneritore, nonché le infrazioni delle direttive comunitarie denunciate dal Comitato alla commissione europea, già oggetto di un approfondito esame.
L’operazione di delegittimazione dell’assessore Carboni è portata  avanti, a nostro avviso, dalla stessa compagine inceneritorista, ben rappresentato in provincia dal PD e dai suoi “alleati strategici”,  che non ha mai accettato il confronto sulle tematiche della gestione dei rifiuti con il Comitato Non Bruciamoci il Futuro e con i cittadini.
Auspichiamo che la provincia e la segreteria provinciale del PD possano esprimersi su questi interrogativi, e prima delle prossime elezioni politiche, con la stessa determinazione riservata alla vicenda.
                                        
 


 

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