Succede in Emilia Romagna... ma se già il presidente della Tossilo S.p.A (nonché vicesindaco di Macomer) ha dichiarato durante un consiglio comunale che "gli inceneritori non sono angioletti" e da più parti è stata rilevata l'obsolescenza e le precarie condizioni dell'impianto di Macomer, quale sarà la situazione epidemiologica e ambientale nel nostro territorio, dove ormai si brucia (male) da 20 anni?
Effetti
nocivi degli inceneritori in regione -
La giunta smentita dai suoi esperti scientifici
Nel 2007 ha
preso il via il progetto triennale Moniter, monitoraggio degli
inceneritori nel territorio dell'Emilia-Romagna, promosso dalla regione e da
Arpa (Agenzia Protezione Ambientale) e finanziato con soldi pubblici. Lo studio
aveva l'obiettivo di approfondire le conoscenze scientifiche sulla qualità e
quantità delle sostanze emesse dagli impianti di incenerimento dei rifiuti
della regione e sul loro impatto sulla qualità dell'aria circostante. Moniter
ha studiato anche gli effetti sulla salute con indagini tossicologiche e ne ha
stimato in termini epidemiologici la correlazione con l'esposizione a
inceneritori.
La Giunta
della Regione Emilia Romagna ha emesso un comunicato rassicurante sui risultati
dello studio, nel quale si leggeva nero su bianco: “per quanto riguarda gli
effetti sulla salute, l’indagine epidemiologica condotta nell’ambito di Moniter
non mostra un incremento del rischio né per le patologie tumorali né per la mortalità in generale”.
Venerdì 2
dicembre sono stati presentati i risultati del progetto in un convegno pubblico
e Benedetto Terracini, presidente del comitato scientifico Moniter, si è
dissociato dal comunicato stampa della giunta Errani: "Lo studio ha invece
rilevato un’associazione coerente e statisticamente significativa tra livelli
di esposizione ed emissioni da inceneritore e nascite pretermine e si è pure
osservato un andamento crescente della prevalenza di aborti spontanei"
La giunta
della regione Emilia Romagna,smentita
sugli effetti degli inceneritori davanti a 300 persone. Il
clamoroso autogol della giunta Errani, ed in particolare degli assessori alla
sanità Carlo Lusenti
e all’ambiente Sabrina Freda che avevano promosso l’iniziativa, è avvenuto
durante un convegno aperto al pubblico per la presentazione degli esiti dello studio Moniter commissionato dalla
Regione e costato 3 milioni di euro.
Uno studio
che ha approfondito gli effetti sulla salute legati all’attività degli
inceneritori. La smentita alla versione della giunta è arrivata dal professor
Benedetto Terracini,
padre dell’epidemiologia italiana e presidente del Comitato Scientifico di
Moniter. Terracini ha parlato dopo un intervento del professor Paolo
Crosignani, direttore della sezione di Epidemiologia dell’Istituto Tumori di
Milano, nel quale veniva sottolineato come il comunicato stampa della giunta e lo studio del
comitato dicessero cose differenti. Terracini ha preso la parola ed ha
ghiacciato gli assessori Lusenti e Freda: “Parlo a nome del comitato
scientifico di Moniter, se il comunicato stampa della giunta dice quello che ha
affermato Crosignani chiedo che venga immediatamente ritirato”.
Infatti
nello studio, a pagina 98, ad esempio si
legge: “lo studio ha invece rilevato un’associazione coerente e statisticamente
significativa tra livelli di esposizione ed emissioni da inceneritore e nascite
pretermine”. Qualche riga più sotto si legge: “si è pure osservato un andamento
crescente della prevalenza di aborti spontanei in relazione ai livelli di
esposizione”.
A pagina 99:
“Considerando la prevalenza di malformati all’interno delle aree, si rivela un
andamento crescente con l’esposizione a carico della totalità delle malformazioni (…) tuttavia
mostrano una prevalenza significativamente aumentata in corrispondenza del
livello più elevato di esposizione”.
Si continua a pagina 101: “per le cause
tumorali la mortalità per tumore del feto nelle donne e del tumore del pancreas
nei maschi è significativamente associata ai livelli di esposizione più
elevati” . Riferendosi alle aree intorno all’inceneritore di Modena a pagina
102 e 103 si legge “con l’incertezza maggiore, l’aumento dell’incidenza di linfomi non Hodgkin all’aumentare
di livello di esposizione nei due sessi considerati congiuntamente (…) il
tumore del fegato anch’esso già segnalato in letteratura è risultato variamente
associato con l’esposizione nelle diverse coorti (aree intorno forno di Modena
ndr) indagate”.
L’unico
“politico” presente in sala, Giovanni
Favia, ha chiesto formalmente le dimissioni dell’assessore che
ha dato l’avvallo al comunicato stampa.
Qui il
comunicato stampa della giunta:
Qui il video
che spiega l'accaduto:
Qui il
comunicato stampa delconsigliere regionale Giovanni Favia (5 stelle):
Qualcuno sa che fine ha fatto l'indagine epidemiologica promossa dal commissario straordinario della ASL di Nuoro, Dott. Succu, per indagare sugli effetti nocivi dell'inceneritore di Tossilo?
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