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martedì 11 ottobre 2011

Delibera canaglia

Un passo indietro

Ancora una delibera della Regione, per la precisione la 39/32 del 23/09/2011, che, in maniera scorretta e molto discutibile, tenta di forzare la mano alla comunità.  
Infatti dalla delibera si scopre che viene finanziato il Consorzio di Macomer (sciolto e in liquidazione, come ricordiamo sempre) per un preteso revamping dei forni per un totale di ben 45 milioni di € .
La delibera svela anche ciò che andiamo dicendo da diverso tempo e cioè che Macomer sarà il 2° polo di incenerimento in Sardegna; questo nonostante diversi amministratori di Macomer e Borore abbiano sostenuto la transitorietà del nuovo impianto di incenerimento (massimo 5/8 anni)  in attesa della realizzazione di un inceneritore nel Nord Sardegna. La delibera specifica che “risultano non ancora individuati l’ubicazione e il soggetto attuatore del termovalorizzatore del Nord Sardegna” e noi riteniamo che non verranno mai individuati perché le istituzioni locali e le comunità di quel territorio hanno già detto di non volerlo fare.   

Il tavolo tecnico

Tutto questo accade nel periodo di maggiore crisi economica che la Sardegna ricordi dal dopoguerra, con drammatici tagli ai servizi sociali, alle scuole e alle amministrazioni locali. Però il duo Oppi-Cappellacci  trova ulteriori 22 mln di € per sperperare un totale di 45 mln di € di denaro pubblico per un'opera inutile, dannosa e sopratutto osteggiata dalla comunità.
Inoltre il Consorzio e la Tossilo Spa si comportano in maniera grave e scorretta nei confronti  delle decisioni prese durante il Consiglio Comunale aperto, che, come tutti ricordiamo, ha individuato la strada di un tavolo tecnico per la scelta di una soluzione il più possibile condivisa; la cosa è ancora più grave se si considera che il Presidente della Tossilo Spa è il Vice Sindaco di Macomer Giovanni Biccai.  

Lui stesso, che in preda ad un' ira funesta aveva ipotizzato la via del referendum, invece ha scelto quella del muretto a secco della trasmissione della richiesta di ulteriore finanziamento alla Regione (nota n. 1503 del 28.7.2011 ) proprio durante la preparazione del tavolo tecnico. Un notevole esempio di rispetto istituzionale anche da parte di una funzionaria regionale, la Dott.ssa Bruna Farci, che dal suo scranno di commissario liquidatore, si occupa di tutto fuorché di liquidare il Consorzio e che di quel che decidono le comunità che la ospitano, fieramente se ne frega”.
Resta da dire che il Comitato, con serietà e con la necessaria riservatezza, ha proseguito il percorso verso un tavolo tecnico iniziato con il Consiglio Comunale aperto e si è posto come obiettivo quello di concluderlo positivamente.

Non ci arrendiamo!


A breve avremo un incontro con le istituzioni per la valutazione dei dati raccolti e delle soluzioni proposte con il supporto di tecnici seri e preparati; nel frattempo sarebbe bene che totali incompetenti facenti funzione pro tempore presso il Consorzio e la Tossilo Spa evitassero di gettare parole al vento per infamare aziende e dissertare di soluzioni tecniche che non conoscono e sulle quali avrebbero una minima competenza se avessero adempiuto al loro mandato facendo partire le due piattaforme di differenziazione e valorizzazione dei rifiuti, già da tempo finanziate.  
Forse con la selezione dei rifiuti metallici avrebbero evitato di danneggiare gli impianti e di “bruciare” un ulteriore mln di € per le riparazioni necessarie e il fermo impianto.  
Potrebbero inoltre farci sapere dove intendono realizzare la discarica di servizio per il nuovo inceneritore che si intende realizzare.
È arrivato il momento di farla finita con le pericolose sciocchezze raccontate ai lavoratori sulle intenzioni del comitato di far perdere il loro posto di lavoro. Noi proponiamo l'utilizzo di una tecnologia moderna, sicura e pulita, che invece incrementa  i posti di lavoro.

Chi mette in pericolo il lavoro è chi persegue ciecamente una soluzione che ci porterà a tenere un inceneritore per i prossimi venti anni, una soluzione che la comunità non accetta e non accetterà MAI.

8 commenti:

  1. sono d'accordo con voi non dobbiamo permettere che pochi per loro interessi particolari ipotechino il nostro futuro e quello dei nostri figli determinando un peggioramento della qualità della vita e degradando ed inquinando la nostra terra!Andiamo avanti senza tentennamenti!

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  2. Se i nostri cari concittadini Romina Farci e Albano Biccai ci cantassero qualche canzoncina, avrebbero più fans dalla loro parte e saremmo tutti più
    felici.

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  3. Ma allora, se la nuova delibera conferma che il Nord Sardegna non vuole un inceneritore, perchè si continua a definire l'impianto di Tossilo come una soluzione provvisoria? In attesa di che cosa? IL piano regionale prevede 2 o 3 poli, e se nel Nord non si fa, rimane in piedi l'opzione del 2: Cagliari e Macomer, quelli già esistenti! Questo è tanto più vero in quanto la copertura finanziaria ora è certa.
    Qualcuno poi ipotizza un'apertura a tempo, con una data di chiusura dell'impianto(ma decisa da chi e con quali motivazioni?), sottolineando anche che siamo fortunati perchè si tratta di investimenti totalmente pubblici, non privati, quindi non è necessario ammortizzarli. Evidentemente pensa che i soldi pubblici possano essere bellamente buttati al vento!
    Alla faccia dei cittadini e della Corte dei Conti!!!
    Ormai niente dovrebbe più scandalizzarci, però detto così, papale papale........, eh, no, E' TROPPO!!

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  4. mentre tutti i più grandi fondi comuni di investimento stanno acquistando oro e terreni agrari, unici punti fermi in questa crisi globale dovuta alla speculazione, quattro amministratori ignoranti e forse in mala fede, vogliono bruciare l'unica risorsa rimasta al nostro territorio: l'agro alimentare.Ma con chi credono di avere a che Fare? sarà opposizione dura, anzi durissima.

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  5. che cosa si può dire davanti a tanta ambiguità, tanta ostinazione nel voler perseguire un progetto folle che ci relega ad essere la pattumiera di mezza sardegna e quant'altro? provo schifo e rabbia verso tutti gli amministratori che, vicini o lontani, palesi od occulti,hanno deciso in questo senso ignorando completamente la comunità. ci hanno tradito. dico solo che sono degli omuncoli, avidi e senza scrupoli, burattini e burattinai da quattro soldi che bene farebbero a dimettersi ma siccome non hanno le palle per scendere dalla giostra continuano a stare in sella...proprio un bell'esempio di politica...complimenti...quando andranno via dai loro scranni la gente non li rimpiangerà, solo un amaro ricordo resterà.

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  6. scusate ma vi pare credibile la storiella che si possano spendere 45 milioni di € per realizzare un rewamping,che comunque terra' in marcia l'impianto per pochi (5/7)anni per poi dismetterlo?la verita' è che il rewamping camuffa la realizzazione di un impianto ex novo che avra' una potenzialita' di 60000 tonn/anno e avra'vita sicuramente piu lunga.Pero' di questo si chieda responsabilita' non solo a Biccai e alla Farci ma anche e sopratutto a Maninchedda e ai sindaci di Borore e Macomer,che col loro silenzio stanno avvallando tutto.Infine quale che sia la decisione che si prendera'si faccia tutto alla luce del sole e non su tavoli privati condizionando queste scelte con logiche di opportunita' politica e personali che nulla hanno a che vedere cio che deve essere fatto a salvaguardia dei posti di lavoro e del futuro ambientale della nostra zona.

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  7. Scusate ma voi pensate che i cittadini di Macomer
    assisteranno passivamente a questo scempio? non sottovalutiamoci, la reazione sarà all'altezza della gravità del caso.

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  8. Noi cittadini macomeresi e di tutto il Marghine, davanti ad una CRISI dilagante,all'impoverimento della nostra popolazione e ad una sempre più pressante richiesta di abolire a tutti i livelli i privilegi della cosidetta CASTA, siamo veramente sconcertati nel dover ancora assistere allo scempio di pubblici finanziamenti devoluti a mantenere le consorterie locali con la creazione di un MOSTRO che incenerirebbe oltre che il territorio e la salute dei nostri cittadini anche quelle poche speranze di rimettere in moto la crescita economica del nostro territorio devastato da una disoccupazione dilagante che imperversa ancora con l'abbandono di quelle poche realtà lavorative rimaste.Questo vicesindaco con trascorsi PCI, PDS, DS al comune di Sindia e approdato al Pdl e al comune di Macomer sembrerebbe per un tornaconto personale,forse farebbe bene a riflettere che il mandato affidatogli scade mentre il MOSTRO rimarrebbe a sputare fuoco e veleni anche senza di lui per anni e altrettanto dicasi al non neo sindaco di Borore che abbandonate le vesti di insegnante è sempre più dedito a trovare collocazioni politiche e a coprire incarichi pubblici con i quali sembrerebbe voler convivere a tempo indeterminato.Per tutti c'è una scadenza ed è rappresentata dalla pazienza della gente che oggi essi non rappresentano se non in minima parte.Sono meglio 120 posti o 35 con la carenza di lavoro della zona??? oppure il loro C/C non è sufficientemente pieno??? rifletteteci su. VIVA IL MOVIMENTO NON BRUCIAMOCI IL FUTURO.

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