Fra
una diffida della Provincia di Nuoro per gravi inadempienze
all'Autorizzazione Integrata Ambientale e un incendio alla linea di
compostaggio negli impianti di Tossilo, il sindacalista Franco Cappai
trova il tempo di intervenire sulle questioni
poste
all'attenzione dei cittadini di Macomer dal nostro documento sul
tema
inceneritore di Tossilo perché il tema possa essere motivo di
riflessione in questa campagna elettorale per il rinnovo del
Consiglio comunale.
Lo
fa, come suo solito, con grande confusione e non entrando mai nel
merito dei problemi sollevati dal Comitato. Cappai confonde stelle
con stalle, Raggi con Succu e Roma con Macomer e lo fa perché non ha
gli strumenti per capire il grosso inganno in cui si è caduti nella
vicenda inceneritore e dal quale vorremmo uscire.
Altri,
che bene hanno capito il nostro lavoro di denuncia di questi anni e
che di quell'inganno sono complici, come sempre preferiscono tacere.
Non poteva essere altrimenti, visto che la confusione ha fatto comodo
in tutta la vicenda a chi voleva imporre una scelta calata dall'alto,
funzionale agli interessi della Regione ma totalmente dannosa per
Macomer e per il Marghine.
Cappai
invece può parlare perché di quella vicenda poco conosce. La si
butta allora in politica facendo intendere che ci sarebbero, dietro
l'impegno del Comitato, reconditi interessi elettoralistici e
promesse che non si possono mantenere. Insomma, il peggio di ciò che
caratterizza da tempo le campagne elettorali e la politica di questa
terra di conquista che è ormai diventata il Marghine.
Eppure
basta leggere le parole del Comitato, ripercorrerne la storia e
l'impegno dei suoi componenti per capire che non c'è alcun
interesse elettorale dietro le nostre azioni. C'è però un chiaro e
trasparente interesse politico. Cappai non lo capisce perché vive in
un mondo in cui è inconcepibile un impegno pubblico senza interessi
di parte, senza promesse da mantenere, senza interessi da
salvaguardare che non siano quelli della comunità intera e non di
una sola corporazione o, ancor peggio, di una parte politica.
L'interesse
politico che regge l'impegno del Comitato è sempre stato solo ed
esclusivamente
questo. Bloccare la procedura per noi illegittima della costruzione
di un nuovo inceneritore voluto da pochi a danno di tutti. Per questo
il documento che proponiamo all'attenzione della campagna elettorale
macomerese vuole avere il forte valore di tenere viva la memoria
sulle responsabilità di chi in questi anni e su questo tema ha agito
totalmente fuori dai principi di Democrazia e Partecipazione che oggi
rispolvera per poter continuare l'inganno.
Avremmo
voluto in questi anni sentire una voce critica e scientificamente
robusta, su questi temi, da parte del sindacato, ma abbiamo atteso
invano. Quest'ultimo contributo di Franco Cappai conferma questa
assenza.
Forse
sarebbe meglio, vista la difficoltà dimostrata ad affrontare il tema
nelle sue implicazioni generali e legate all'interesse di tutti, che
il sindacato, e con lui Franco Cappai, tornassero ad occuparsi di
questioni più prettamente corporative e legate esclusivamente alla
tutela dei lavoratori. Come quella del perchè negli impianti in cui
lavorano scoppiano gli incendi, perchè non si rispettano le
Autorizzazioni imposte dalle norme e come la gestione finanziaria
della Tossilo Spa si possa reggere solo imponendo ai cittadini le
tariffe di trattamento e smaltimento fra le più alte d'Italia.
Qui l'intervento di Cappai
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