L’ufficio AIA della Provincia di Nuoro ha rilasciato
l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per la realizzazione
del nuovo inceneritore di Tossilo.
Si tratta di un’AIA a “condizione sospensiva di efficacia”
perché ancora non è stata rilasciata la concessione edilizia da
parte del Comune di Macomer. Tale concessione dovrà ricomprendere il
nulla osta relativo alla certificazione preventiva antincendio del
progetto da parte del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, e non
è detto che questo venga rilasciato senza modifiche al progetto e
costi aggiuntivi.
Nel progetto del nuovo inceneritore infatti ci sono come minimo 5/6
attività che sono sottoposte al controllo del VV.FF., con una classe
di rischio alta, per le quali è neces-sario assicurare i relativi
sistemi di sicurezza e il conseguente rilascio del “certificato di
prevenzione incendio”, che fra l’altro l’impianto attuale non
rinnova dal 2006.
Ma ciò che preoccupa di più è che l’AIA ha evidenziato un
peggioramento del quadro emissivo complessivo del nuovo impianto
rispetto all’assetto attuale. Nella sostanza il nuovo
inceneritore inquinerà più di quello attuale nel totale silenzio di
coloro (tecnici, politici, amministratori, sindacati) che hanno
assicurato una riduzione delle emissioni di inquinanti pericolosi,
compresa l’Amministrazione di Macomer, che pur partecipando alla
conferenza di servizi AIA, non ha mosso alcun rilievo.
Tale assunto ha smentito la stessa Giunta regionale che ha sostenuto,
per bocca dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente, la tesi
della forte riduzione di inquinanti del nuovo inceneritore ignorando
volutamente la richiesta di sospensiva del procedimento
amministrativo per la sua realizzazione, votata a maggioranza sia dal
Consiglio regionale (o.d.g. del 13 giugno 2015) che da quello della
Provincia di Nuoro (o.d.g. del 20 novembre 2014).
Il documento autorizzativo conferma inoltre numerose carenze e
anomalie contenute nel progetto e lo sottopone a una serie di
prescrizioni formalizzate in oltre 250 punti, che difficilmente
potranno essere regolarmente rispettate e controllate, come del resto
è avvenuto fino ad ora in particolare per il bio-monitoraggio
dell’area esterna all’impianto, prescritto e mai realizzato.
L’unica strada percorribile per contrastare questo progetto
scellerato rimane il ricorso al TAR per l’annullamento del
procedimento VIA/AIA e ci sono buone possibilità che le nostre tesi
possano essere accolte, insieme a quelle di diversi Comuni del
nuorese che hanno deliberato contro la realizzazione del nuovo
inceneritore e sono determinati ad opporsi a tale scelta.
Per questo motivo lanceremo a breve una raccolta fondi e
organizzeremo un evento per far fronte al costo del ricorso al TAR,
affinché prevalga il diritto a vivere in un ambiente sano
insieme al nostro dovere di contrastare, per il presente e il
futuro, ripercussioni negative nei confronti della salute della
nostra comunità e della salubrità del nostro territorio,
particolarmente vocato all’attività agro-alimentare di qualità.
Oggi più che mai abbiamo
bisogno del sostegno di tutti i cittadini
Comitato Non Bruciamoci il Futuro - Macomer
Zero Waste Sardegna
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