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martedì 28 ottobre 2014

LA VOCE DEL PADRONE - PARTE 2^

                    
 
 
 
I segretari provinciali di CGIL, CISL E UIL
non sanno di cosa parlano
 
Quanta ipocrisia e malafede! Ricordiamo che al SAVI devono essere inviati “ osservazioni ed elementi conoscitivi e valutativi sui possibili effetti dell'intervento sull'ambiente”, non certo manifestazioni di sostegno al progetto da parte dei fan politici di turno, inviate al solo scopo di esercitare indebite pressioni per orientarne le decisioni.

L'unione dei Comuni, pur non avendo competenza alcuna in materia dei rifiuti, ha approvato una delibera che è in contrasto col progetto del Consorzio Industriale in liquidazione in quanto non si esprime certamente a favore di questo progetto, ma parla di potenziamento di Tossilo per pochi anni, all'interno di uno scenario a 2 poli di incenerimento, non di un nuovo inceneritore che funzionerà per 20 anni, in uno scenario a 3 poli come quello deciso e imposto dal Consorzio.

L'Unione dei Comuni, su questo tema, NON rappresenta il territorio, in quanto quella delibera è contraria alla volontà espressa da diversi Comuni: Birori, Bortigali, Silanus hanno deliberato già da tempo contro la realizzazione del nuovo inceneritore e hanno approvato le osservazioni contrarie allo Studio di Impatto Ambientale, così come ha fatto anche Sindia.

I sindacati vorrebbero salvaguardare 100 posti di lavoro anche dall'indotto? L'inceneritore di Tossilo non ha mai creato alcun indotto e mai potrà crearne in futuro, perchè brucia insieme ai rifiuti l'unica opportunità di sviluppo per il nostro territorio: i prodotti delle nostre migliori aziende agro-pastorali che gravitano intorno all'inceneritore, il lavoro degli oltre 2.000 addetti del comparto agro-alimentare, la possibilità di creare posti di lavoro col recupero e riciclo dei materiali post-consumo.

L'unico reale indotto potrà arrivare dalla realizzazione di un Centro di Riciclo Integrale quale quello proposto da oltre 2.000 cittadini del Marghine (gruppi ristretti di opposizione? questo è il VERO territorio!) al tavolo aperto dall'allora sindaco di Macomer. Ricordiamo molto bene che i segretari confederali del sindacato che parteciparono, definirono la nostra proposta alternativa “buona ed interessante, che incontrava le richieste della comunità locale, tutelava i lavoratori e apriva possibilità di filiera per le altre industrie del territorio". Poi però hanno molto tranquillamente accantonato tutto, e oggi sposano l'inceneritore!

Coerenza = termine sconosciuto a sindacati e politici
MA PERCHE' CONTINUANO A CHIAMARLI PARTI SOCIALI?

          Dimostrano sempre più di rispondere soltanto al potere politico ed economico, non ai veri           interessi dei cittadini e dei lavoratori. Sinché ci sarà ancora la possibilità, i        cittadini continueranno a far valere i propri diritti auto-convocandosi e auto-organizzandosi, l'unico   modo rimasto per tutelare i nostri diritti, la nostra salute, il nostro lavoro!

Invitiamo i sindacalisti che hanno sottoscritto il documento inviato al SAVI a leggersi le carte e studiarsi bene tutti i documenti prima di lanciarsi in affermazioni campate per aria, a confrontarsi con i loro iscritti prima che con i politici, ad acquisire il parere documentato di medici e specialisti oltre a quello degli ingegneri che ci vorrebbero vendere il nuovo inceneritore, a considerare che quei 50 Ml di euro di soldi pubblici non possono essere bruciati insieme ai rifiuti ma devono andare a vantaggio di tutto il territorio in termini di salute, ambiente, lavoro pulito!

Per quanto riguarda la salute, che piaccia o no a chi ha fornito i dati del Centro epidemiologico dell’ASL (che pur riteniamo responsabile di grave leggerezza sia nel merito che nel metodo), è evidente che nel distretto di Macomer è stato registrato nel periodo 2011-2013 un incremento consistente dei casi di mortalità per tumore rispetto a tutti i distretti indagati sia in relazione ai casi registrati nel periodo 2000-2003 che a quelli del periodo 2006-2009.

Inoltre, confrontando i dati del triennio 2011-2013 con il quadriennio 2006-2009, l’incremento dei casi di mortalità per tutte le cause analizzate dal Cea è notevolmente più alto nel distretto di Macomer rispetto agli altri distretti presi in esame con un +9,38, così come i casi di mortalità per le patologie del sistema cardio-circolatorio, dove il distretto di Macomer è al secondo posto (+2,63) dopo quello Nuoro (+3,56), in tutti i casi al di sopra della media provinciale.

Al sindaco Succu e al presidente dell'Unione dei Comuni rispondiamo che le loro conferenze stampa sono soltanto propaganda politica che non ha mai tranquillizzato i cittadini.

VOGLIAMO UN INCONTRO PUBBLICO DOVE I CITTADINI POSSANO ESPRIMERSI LIBERAMENTE, FACCIA A FACCIA CON AMMINISTRATORI E POLITICI!

 
Ci dissociamo dagli offensivi attacchi personali agli amministratori, che nulla hanno a che fare con l'obiettivo per il quale il Comitato si è costituito e si batte da anni.

 

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