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mercoledì 2 ottobre 2013

Amministratori nuovi....... metodi vecchi!


Ci risulta che l'Amministrazione Comunale di Macomer stia procedendo all'approvazione di un nuovo “Regolamento sulla gestione dei rifiuti urbani e assimilati” che è stato sottoposto all'esame della competente Commissione, con l'intenzione di presentarlo e approvarlo nel prossimo Consiglio Comunale del 3 ottobre.
Il Regolamento proposto alla Commissione, e da noi esaminato, è un Regolamento “tipo” ad uso dei Comuni predisposto dalla Regione Sardegna, che ancora oggi non si è dotata di una moderna Legge Regionale in materia, e che è stato predisposto sulla base delle indicazioni di un Piano dei Rifiuti Regionale ormai datato (2008) e scaduto in quanto i suoi riferimenti temporali di programmazione si concludevano nel 2012, e quindi non può essere considerato neppure un atto di indirizzo. In pratica, si propone OGGI di approvare un Regolamento Comunale fondato su dati e proiezioni sulla gestione dei rifiuti in Sardegna risalenti al 2006!
 
Il Regolamento è assolutamente generico e decontestualizzato, non tiene conto del quadro storico, sociale e ambientale di Macomer, delle criticità e delle future prospettive di sviluppo, anche alla luce delle importanti innovazioni a livello nazionale ed europeo che hanno innescato un profondo processo di trasformazione del sistema di gestione dei rifiuti urbani e richiedono urgentemente un cambio di strategia. Si evidenzia una politica di gestione vecchia e superata, che resiste nonostante i grandi mutamenti intervenuti. Le disposizioni e le norme proposte si fondano quasi esclusivamente su alcune indicazione del D. Lgs 3 aprile 2006, n. 152, non tenendo in nessun conto la più recente normativa nazionale e comunitaria in materia.
 
Abbiamo inviato al Sindaco e ai Consiglieri un documento con le nostre osservazioni e proposte nel merito, nel quale abbiamo evidenziato e argomentato gli aspetti di criticità più evidenti e indicato sommariamente alcuni punti di miglioramento.
Riteniamo che il Regolamento per la Gestione dei Rifiuti proposto debba ancora subire una fase di notevole approfondimento e di confronto pubblico prima di poter avviare la discussione su un documento conclusivo, che non sia un mero atto di indirizzo ma impegni concretamente l'Amministrazione, insieme a tutti i soggetti coinvolti, verso obiettivi di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.
Giudichiamo in termini molto negativi il mancato coinvolgimento dei cittadini in una fase di grande rilevanza per le prospettive future della gestione dei rifiuti nel nostro territorio. Una decisione che ci induce a paventare un percorso politico e gestionale condizionato ancora una volta dalle varie sensibilità e opinioni personali degli amministratori di turno, quando non subalterno ad alleanze e strategie politiche studiate a tavolino.
Eppure il Comitato Non bruciamoci il Futuro ha richiesto già dal 5 Luglio 2013 un incontro col Sindaco e con la Giunta per riflettere sulle problematiche dello smaltimento dei rifiuti ed avviare una proficua collaborazione. L'incontro è stato da noi sollecitato nel mese di Agosto, ma a tutt'oggi non abbiamo ancora avuto il piacere di incontrare i nostri nuovi amministratori.

Ancora una volta ci vediamo costretti, nostro malgrado, a far arrivare alle Istituzioni la voce dei cittadini tramite comunicazioni scritte formali e comunicati stampa.
Ricordiamo che numerose norme nazionali e comunitarie sanciscono l'obbligo delle amministrazioni a garantire l'accesso all'informazione e la partecipazione dei cittadini in materia di ambiente e ciclo di trattamento dei rifiuti, affinché i cittadini siano messi in grado di partecipare alla formazione delle decisioni istituzionali relative al ciclo dei rifiuti sin dalla fase istruttoria.
Auspichiamo che la nostra richiesta trovi accoglimento al più presto e non si proceda ad assumere atti e decisioni unilaterali e dunque illegali.

Trovate QUI le osservazioni che abbiamo inviato al sindaco e ai consiglieri

 

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