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venerdì 21 settembre 2012

Ricorso in sede comunitaria contro il nuovo inceneritore di Macomer



Il Comitato “Non Bruciamoci il Futuro” di Macomer ha presentato una denuncia alla Commissione Europea  avverso la previsione della progettazione esecutiva e realizzazione di una nuova linea di termovalorizzazione da 30 MWT presso il sistema di trattamento rifiuti esistente nella zona industriale di Tossilo, in Comune di Macomer (NU), attraverso il relativo bando di gara  pubblicato sul Supplemento alla Gazzetta ufficiale  dell’Unione Europea S117 del 21 giugno 2012 . 

La denuncia riguarda:

1) la violazione della Convenzione sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale (Aartus, Danimarca, 25 giugno 1998). La comunità  interessata (cittadini e organizzazioni no profit)  è stata esclusa dalla partecipazione e dalla condivisione della scelta di realizzare un nuovo inceneritore, la cui attività avrà un impatto negativo sulla salute pubblica, l'ambiente e lo sviluppo sostenibile del territorio. Inoltre il progetto del nuovo inceneritore non rispetta le decisioni delle amministrazioni regionali e locali.

2)  la violazione delle Direttive comunitarie relative alla Valutazione di Impatto Ambientale (2011/92/UE), alla conservazione degli uccelli selvatici (2009/147/CE), nonché degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (92/43/CE). Tutta l'area a ridosso del sito individuato come localizzazione del nuovo inceneritore è considerata area di rilevante interesse conservazionistico europeo, ciononostante il progetto già delineato per il nuovo inceneritore non è stato sottoposto ad una preliminare procedura di VIA nè alla procedura obbligatoria di Incidenza Ambientale, come previsto dalle norme europee e nazionali in questi casi;

3) l'utilizzo improprio dei fondi europei per la realizzazione di un inceneritore a Tossilo (Macomer - NU), in quanto  tale progetto:
a) non risponde alle direttive europee in materia di trattamento dei rifiuti;
b) non risponde alle esigenze del territorio e non rispetta le previsioni del Piano regionale di gestione dei rifiuti;
c) la procedura di finanziamento e pubblicazione del bando avviata dal Consorzio Industriale di Tossilo (Macomer) in liquidazione  poggia su atti illegittimi,  ben poco rispondenti alle direttive emanate ai Commissari liquidatori con deliberazione di Giunta regionale n. 23/17 del 2008, ai sensi dell’art. 7, commi 38° e 39°, della legge regionale n. 3/2008.
 .

Sono stati interessati la Commissione europea, il Ministero dell’ambiente, il Servizio regionale valutazione degli impatti e, per gli eventuali aspetti di competenza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Oristano.

Il Comitato Non Bruciamoci il Futuro attende ora un pronunciamento delle Istituzioni comunitarie, nazionali e regionali allertate.


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