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lunedì 30 luglio 2012

Ricorso in sede comunitaria contro il nuovo inceneritore di Macomer

Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico, l’ Associazione “Medici per l’Ambiente – I.S.D.E., il Comitato “Non Bruciamoci il Futuro”di Macomer, il Comitato per l’Ambiente – Olbia e il Comitato Civico “Essere Cittadini” – Tempio Pausania hanno inoltrato (27 luglio2012) uno specifico ricorso avverso la previsione della progettazione esecutiva e la realizzazione di “una nuova linea di termovalorizzazione da 30 MWT presso il sistema di trattamento rifiuti” esistente nella zona industriale di Tossilo,in Comune di Macomer (NU),attraverso il relativo bando di gara recentemente pubblicato. 

Tuttavia non è stato svolto il necessario procedimento divalutazione di impatto ambientale (V.I.A.), comprensivo della valutazione di incidenza ambientale perla prossimità della Zona di Protezione Speciale (ZPS) denominata “Altopiano di Abbasanta” (direttiven. 92/43/CEE e n. 2009/147/CE).


Sono stati interessati la Commissione europea, la Commissione per le petizioni del Parlamento europeo, il Ministero dell’ambiente, il Servizio regionale valutazione degli impatti e, per gli eventuali aspetti di competenza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Oristano.

L’impianto progettato dal Consorzio per la zona industriale di Macomer prevede una nuova “linea di trattamento rifiuti” in aggiunta alle due esistenti per il trattamento di 60.000 tonnellate di rifiuti all’anno,grazie a un finanziamento complessivo di 45,5 milioni di euro, di cui 20.155.497,55 di fondi comunitari e regionali, secondo quanto riportato nella “scheda intervento infrastrutturale” del progetto di sviluppo locale “Area crisi Tossilo”, finanziato sulla Linea di Attività 4.1.4.a del P.O. FESR 2007-2013.


Si deve, inoltre, rammentare che il Consorzio per la zona industriale di Macomer è stato soppresso ai sensi dell’art. 7, comma 38°, della legge regionale n. 3/2008 e la medesima attività di programmazione, richiesta fondi, gestione di una revisione degli impianti industriali in dotazione al soggetto in liquidazione appare ben poco rispondente alle direttive emanate ai Commissari liquidatori con deliberazione Giunta regionale n. 23/17 del 2008,ai sensi dell’art. 7, commi 38° e 39°, della legge regionale n. 3/2008.

Le associazioni e i comitati ecologisti attendono ora un pronunciamento delle Istituzioni comunitarie, nazionali e regionali allertate.

1 commento:

  1. l inceneritore deve chiudere! ne va della salute della gente macomer e del circondario!

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