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domenica 24 giugno 2012

Udite! Udite! Il sindaco (non) informa la cittadinanza!





Una delle figure più pittoresche che un tempo animavano la vita delle nostre comunità, uno dei mestieri ormai scomparsi,  era senza dubbio quello del civico banditore che informava il popolo e rendeva pubbliche le ordinanze delle autorità ai cittadini. Oggi questa figura è scomparsa, sostituita dai  mezzi di comunicazione moderna, come i manifesti, le comunicazione tramite giornali, radio  e TV, i siti web, gli sms, etc....
Purtroppo i nostri amministratori sembrano disdegnare questi mezzi, soprattutto se l'informazione riguarda da vicino la salute, il lavoro e le tasche dei cittadini, rispondono a monosillabi solo se sollecitati dai giornalisti,  o al massimo, spinti dalla disperazione, rilasciano dichiarazioni che  si rimangiano dopo qualche ora.
Ad ulteriore riprova ci quanto stiamo denunciando da tempo, il sindaco di Macomer  non ha più detto mezza parola sulla situazione dell'inceneritore di Tossilo, neanche dietro la sollecitazione delle  domande rivoltegli nella nostra lettera aperta del 12 maggio.
Grazie alle nuove possibilità offerte da Internet, abbiamo però trovato la  risposta almeno alla prima domanda:
il 21 giugno 2012 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il bando di gara delConsorzio Industriale in liquidazione per i lavori di costruzione di una nuova linea di incenerimento aTossilo.
Questi sono i nostri primi commenti, riservandoci ulteriori approfondimenti dopo la pubblicazione di tutti gli atti.
Nella sezione I, Amministrazione aggiudicatrice, la denominazione è “Consorzio per la zona industriale di Macomer”,  non viene esplicitato che si tratta di un Consorzio “in liquidazione” .
Nella sezione II, Descrizione  dell'appalto, si parla della realizzazione di una nuova linea di termovalorizzazione a Tossilo, concetto ribadito successivamente “Progettazione esecutiva (previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta) per l'esecuzione dei lavori di realizzazione e gestione in affiancamento per 6 mesi, di una nuova linea dell'impianto di termovalorizzazione Rifiuti sito in Macomer (NU), Zona Industriale di Tossilo,.....”


Non si tratta quindi di un  revamping, come sempre sostenuto dal Consorzio e dagli amministratori.
Nelle informazioni di carattere economico si dice che la fonte di  pagamento è il finanziamento Ras con DDS n. 1051 del 7.11.2011 POR FERS 2007-2013. Però  nella delibera RAS  39/32 del  23.9.2011 si dice più volte che il finanziamento è destinato al revamping del termovalorizzatore di Tossilo, non ad una nuova linea.
Nei criteri di aggiudicazione si sottolinea che l'offerta economicamente più vantaggiosa sarà valutata in base alle caratteristiche tecnologiche (65 punti), al prezzo (25 punti), ai tempi di esecuzione dei lavori (5 punti) e alla miglioria, ovvero al sistema di riduzione dei rifiuti a monte (5 punti). Nonostante le tanto sbandierate  dichiarazioni di Biccai e Maninchedda (vincerà chi ridurrà di più i rifiuti),  potrebbe invece aggiudicarsi i lavori anche un progetto che non prevedesse alcun sistema di riduzione!
Neanche i tempi di esecuzione  sono poi così importanti, alla faccia dell'urgenza di mettere in sicurezza il sistema e salvaguardare i posti di lavoro!
E' la stessa filosofia che regge tutta l'impalcatura della messinscena politica: mettere le mani su un importante finanziamento pubblico,  come quello necessario per costruire un nuovo inceneritore,  per qualcuno è  più vantaggioso  che risparmiare, ridurre  e riciclare!
Siamo sempre stati convinti che tutta la procedura messa in atto dal Consorzio per la realizzazione di un nuovo forno di incenerimento poggi su atti illegittimi, in quanto si tratta di un Consorzio in liquidazione gestito da un commissario liquidatore che, secondo le norme in materia, dovrebbe limitarsi ad attività di amministrazione ordinaria o che non comportino assunzione di oneri di carattere pluriennale. Questo è quanto abbiamo sempre fatto presente agli amministratori e responsabili politici che hanno avvallato queste procedure.
Riteniamo inoltre molto grave,  oltre che lesivo dei diritti dei cittadini, che si sia comunque proceduto ad un atto così decisivo per le sorti della salute e dell'ambiente, senza tenere in nessun conto le preoccupazioni espresse da cittadini, lavoratori delle campagne, associazioni, che più volte hanno sollecitato un confronto pubblico aperto e tavoli di concertazione democratica.
Tutto quello che ci hanno sempre detto su questa vicenda, alla luce di quanto contenuto nel bando, è falso: non si tratta di un revamping del vecchio inceneritore ma della costruzione di una nuova linea di incenerimento, progettata per gestire 60.000 t/a di rifiuti, che sarà realizzata tra non meno di   3 anni.

Per quanto ci riguarda, intendiamo andare avanti nel nostro percorso di  tutela del  diritto alla salute  dei cittadini, segnalando i fatti agli organi competenti.

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