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lunedì 23 aprile 2012

COORDINAMENTO SARDO NON BRUCIAMOCI IL FUTURO Comunicato


Sabato 14 aprile, a Macomer, si è tenuta un'assemblea del Coordinamento Sardo Non bruciamoci il Futuro. Erano presenti rappresentanti di diversi gruppi territoriali: Non Bruciamoci il Futuro di Macomer, i medici ISDE, il circolo Legambiente di Macomer, il comitato per l'ambiente di Olbia, Essere Cittadini di Tempio, Verso rifiuti Zero del Medio Campidano, NoGalsi di Cagliari, Tuteliamo il Golfo dell'Asinara di Sassari, il costituendo gruppo Non Bruciamoci il Futuro di Sassari, Progetto Comune di Villacidro, rappresentanti di SEL, IDV, ProgRes, Indipendentes pro Silanus.
E’ emersa la necessità di serrare le fila tra tutti i comitati e gruppi nati in Sardegna da diversi anni e ancor più recentemente per dare voce ai cittadini dal nord al sud della Sardegna, comitati che si stanno interessando  dei diversi   “assalti alla diligenza”. Assistiamo alla richiesta schizofrenica  di costruzione di centrali a biomassa e inceneritori, associati ai rifiuti, un po’ ovunque. E’ questa l’inquietudine che unisce i comitati, cercare di svelare le visioni folli che si proiettano all’orizzonte nell’immediato futuro.
Si è fatto il punto sulle diverse realtà rappresentate, soffermandosi sulle criticità.
A Macomer ancora situazione di emergenza, l'inceneritore ha i giorni contati in quanto l'autorizzazione provinciale presumibilmente non sarà rinnovata alla scadenza delle verifiche in corso sulle emissioni, alla data del 30 di Novembre, nel frattempo le linee sono per lo più ferme e i rifiuti vengono smaltiti nella discarica di Ozieri; le  conseguenze più immediate e visibili sono il rischio imminente di perdita dei posti di lavoro e la protesta dei Comuni della Provincia, che  pagano salatissime tariffe da incenerimento (oltre € 200 + IVA a tonnellata) per rifiuti che finiscono in discarica. Gli amministratori comunali di Macomer e Borore (maggioranza e buona parte della minoranza) continuano a perseguire la strada della realizzazione di un nuovo inceneritore,  senza informare né coinvolgere i cittadini, incuranti dell'allarme sanitario rappresentato dalla presenza di diossine nel territorio, mentre la Provincia sembra spingere sulla realizzazione di un centro riciclo.
La situazione nel nord Sardegna è allarmante.
La calma è apparente.  A “Fiume Santo “ c’è una termocentrale gestita da E’ON, multinazionale Tedesca, alimentata a BTZ, olio combustibile pesante con emissioni di polveri sottili nocive per la salute dell’uomo, in deroga!!!
All’interno del petrolchimico c’è una termocentrale da 160 MW, attualmente in esercizio minimo tecnico e pare che sia alimentata con oli pesanti e/o FOK (residui della lavorazione di
idrocarburi) con parere negativo dell’A.R.P.A.S. E’ recente la “scoperta “(La Nuova Sardegna 18/04/12) che all’ospedale civile di Sassari,in piena città, per risparmiare, dal 2009 si alimentano le caldaie (8 MW c.a.) con oli pesanti BTZ, alla  faccia della legalità e della salute dei cittadini.
La commissione ambiente del comune di Sassari di recente si è recata nella discarica di “Scala Erre”dove è in funzione da poco un macchinario per il pretrattamento del rifiuto indifferenziato che ne riduce la massa partorendo in finale le ecoballe che, secondo “una scuola di pensiero” sarebbe “un peccato sotterrare”, meglio sarebbe sfruttarle, con la costruzione di un forno ad hoc si potrebbero bruciare le ecoballe e i vantaggi sarebbero enormi (la Nuova Sardegna 26/01/12.) Un’ecoballa ti allunga la vita!!
E’ stato firmato a più mani un ”protocollo d’intesa” per la chimica verde che tra le diverse proiezioni vede la costruzione di una centrale a biomassa da 40 MW (per tutto l’impianto basterebbero 8/9 MW) per essere più certi dei guadagni, non si sa mai. E intanto il problema della bonifica dei territori è una mina pronta ad esplodere.
Tutti i gruppi presenti hanno sottolineato la necessità di una strategia  a livello regionale e azioni a livello locale per spingere sulla riduzione dei rifiuti,  sulla raccolta differenziata e sul recupero, ma la battaglia deve essere di popolo. Si è quindi deciso di muoversi per una proposta di legge di iniziativa popolare, con l'avvio di una raccolta firme, per chiedere la modifica del Piano regionale rifiuti e del Piano energia secondo gli obiettivi del  nostro manifesto di intenti:
a) sospensione dei progetti di realizzazione di nuovi inceneritori in Sardegna, dismissione di quelli esistenti e  possibilità di chiudere il ciclo dei rifiuti ricorrendo a tecnologie alternative che puntino al recupero, riciclo e riuso con meno inquinamento, più salute e posti di lavoro;
b) graduale dismissione delle grandi centrali di produzione a combustione;
c) produzione e distribuzione di energia in relazione alle reali necessità della nostra comunità, che punti alla dismissione degli impianti a combustione e sia indirizzata al risparmio energetico e alla produzione energetica sostenibile da fonti rinnovabili;
d) attenzione particolare al problema dei Rifiuti Industriali;
e) tutela della qualità delle produzioni agroalimentari del nostro territorio;
f) coinvolgimento diretto dei cittadini.

Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama Bugia, è un delinquente”.            Bertolt Brecht

Aderiscono al  Coordinamento Sardo Non Bruciamoci il Futuro
Comitato Non Bruciamoci il Futuro – Macomer
Medici per L'Ambiente  - ISDE Sardegna
Comitato Popolare Contro l'Inceneritore di Ottana
Comitato per l'Ambiente - Olbia
Comitato Non Bruciamoci il Futuro – Cagliari
Per il Bene Comune Sardegna
Comitato  "Non Bruciamo il  Futuro dei Nostri Figli – Buddusò
Cagliari Social Forum
Circolo Legambiente -  Macomer
Circolo Legambiente - Tonara
MPS  Movimento Pastori Sardi
CIA Confederazione Italiana Agricoltori – Nuoro
Coldiretti – Nuoro
Comitato Mediocampidano verso Rifiuti Zero
Casa del Popolo – Bosa
Comitato Carlofortini Preoccupati
Comitato Acqua Bene Comune – Planargia e Montiferru
Comitato Civico “Essere Cittadini” – Tempio Pausania
Meetup 31 – Cagliari
Gruppo NoGalsi - Cagliari
Comitato Tuteliamo il Golfo dell'Asinara - Sassari

Il Coordinamento Sardo Non Bruciamoci il Futuro è sostenuto da
Sinistra Ecologia Libertà della Sardegna - Italia dei Valori Regione Sardegna
 ProgRes  Progetu Rèpùblica - IRS Indipendentzia Republica de Sardinia 
 Movimento Indipendentistas Claudia Zuncheddu - Indipendentes pro Silanus 

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