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venerdì 5 novembre 2010

Rispondiamo al commissario...



Perché il commissario liquidatore del consorzio industriale di Macomer entra nel merito del dibattito sul nuovo inceneritore contestando i dati sulla potenzialità complessiva del nuovo impianto diffusi dal Comitato non Bruciamoci il Futuro? Quei dati sono stati tratti dalla scheda di intervento, allegato C, dell’accordo di programma per l’area crisi di Tossilo, che recita testualmente: “Descrizione intervento: L’intervento prevede la demolizione di una delle due linee esistenti (di potenzialità pari a 3t/h ciascuna), mantenendo temporaneamente in esercizio la rimanente, e la sostituzione della linea demolita con una nuova di potenzialità pari a 7,6 t/h).” E’ certo che una delle due vecchie linee sarà demolita, mentre l’altra linea resterà in funzione “temporaneamente”. Perché? Sino a quando? Non è dato sapere! Se la matematica non è un’opinione, il nuovo impianto di incenerimento avrà una potenzialità totale di 10,6 t/h, pari a 92.856 tonnellate all’anno. Il commissario afferma anche che, dopo l'adeguamento dei forni in uso a Tossilo, la tecnologia sarà similare a quella di Tergu e di Vedelago, da noi proposta, dimenticandosi la cosa più importante: quei due impianti funzionano bene perché partono da una raccolta differenziata fatta bene, che si attesta al 75% a Tergu e al 78% a Vedelago. Esiste, inoltre, la tecnologia in grado di differenziare e trattare ulteriormente anche la parte residua di rifiuti indifferenziati.

Invece qual è la situazione in provincia di Nuoro? La provincia di Nuoro si attesta ad una percentuale del 32,3% e, secondo i dati forniti dall’ARPA Sardegna, nel 2008 sono stati prodotti in provincia 68.828 tonnellate di rifiuti solidi urbani e ne sono stati avviati all’incenerimento circa 28.924 tonnellate. Quando, nel 2012, la nostra provincia raggiungerà la percentuale di raccolta differenziata prevista per legge del 65%, la quantità di rifiuti indifferenziati da mandare all’incenerimento scenderà a circa 24.000 t/anno (valore molto vicino alle ceneri e scorie che produrrà il nuovo forno da 60.000 t./anno e che dovranno andare in discarica). Quali rifiuti brucerà allora l’inceneritore di Tossilo?

Che importanza ha se il nuovo impianto potrà bruciare 92.856 tonnellate all’anno o SOLTANTO 60.000? Anche 60.000 sono troppe per la sola provincia di Nuoro!
Gli inceneritori, infatti, non vengono costruiti per durare solo alcuni anni e neppure possono bruciare quantitativi inferiori alle loro potenzialità (altrimenti il costo di smaltimento crescerebbe esponenzialmente, come il commissario sa bene) e dunque rappresentano una pesante ipoteca sul futuro della pianificazione del nostro territorio e sulla qualità della vita dei cittadini.
Nella sostanza, con la realizzazione del nuovo inceneritore a Tossilo vengono scaricati sulla comunità locale, in particolare quella con sede dell’incenerimento, i problemi di gestione dei rifiuti di altre province senza risolvere quelli propri, determinando ulteriori problematiche di gestione che pesano esclusivamente sulla stessa comunità locale (inquinamento, esaurimento della discarica controllata di Monte Muradu, ecc…), senza alcun vantaggio.

Chiediamo che il commissario liquidatore, invece di attaccare i 1.200 cittadini del Comitato, tentando di sminuire la forza delle loro argomentazioni sulla base di calcoli e ragionamenti incostistenti e fuorvianti, dica loro:

1. da chi sono stati firmati, e quando, la richiesta di finanziamento e lo studio di fattibilità citati nella delibera regionale che finanzia il nuovo forno di Tossilo
2. quale sono i suoi compiti all’interno del consorzio, ente in liquidazione e se, tra questi compiti, rientra anche la firma dell’accordo di programma
3. quali comuni conferiscono attualmente i propri rifiuti all’inceneritore di Tossilo e se esistono accordi con comuni di altre province
4. quali rifiuti si dovranno trattare nel nuovo impianto di incenerimento che si vuole realizzare a Tossilo: solo quelli della provincia di Nuoro o anche quelli di altre province?
5. è possibile visitare la piattaforma per la valorizzazione dei rifiuti differenziati realizzata a Tossilo?

2 commenti:

  1. Appare chiaro che il commissario liquidatore del Consorzio Ind.le,il presidente della Tossilo S.p.A,i consiglieri e certi Amministratori di Comuni adiacenti a quello di Macomer compreso,siano più attratti dalle sirene di Euro che si mettono in tasca, fregandosene della salute dei loro cittadini che lì li hanno messi invece per rappresentare degnamente le loro istanze.Quindi bisogna agire in modo da renderli più responsabili mettendo in atto le procedure di una Class Action cui parteciperebbero tutti i cittadini dei Comuni , Amministratori non asserviti, aziende agricole etc.. che si sentono danneggiati dal Mostro Fumante che ammorba l'aria e la loro esistenza stessa.Allora si scoprirà per forza di cose che il terreno dei paesi di tutto il circondario, sottoposto per 20 anni ad ogni genere di inquinamento (che sarà nel frattempo entrato nella catena alimentare e quindi lasciano presagire a che genere di malattie per i nostri cittadini),e perciò andremo a toccare nel vivo tutti i Responsabili che per un pacco di Euro hanno venduto al Diavolo non già la loro anima ma quella di tanti che già sono morti di cancro e di altre malattie inconsapevolmente vivendo in un ambiente certo non consono alla vita normale di noi cittadini.Uniamoci perchè il Mostro fumante e tutti coloro che lo alimentano cessino nel portare avanti i loro diabolici intenti. Un cittadino che vi stima

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  2. E' CHIARO CHE TUTTA LA QUESTIONE DEL RINNOVO DELL'INCENERITORE, SPACCIATO COME UNICA SOLUZIONE, ALTRO NON E' CHE LA FACCIATA DI INTERESSI POLITICI ED ECONOMICI DEGLI INTERESSATI AMMINISTRATORI. AL SISTEMA DI INCENERIMENTO TRATTAMENTO RIFIUTI DI MACOMER, DALLA SUA NASCITA, IL COMUNE DI MACOMER HA FORNITO DUE FORNI DI INCENERIMENTO A LETTO FLUIDO CHE DEFINITI ALL'AVANGUARDIA NON HANNO MAI FUNZIONATO IN MODO INECCEPIBILE, SE COSI FOSSE STATO NON SI SAREBBERO DUVUTE UTILIZZARE DUE DISCARICHE A MONTE MURADU, ORMAI ENTRAMBE SATURE. VI FACCIO NOTARE CHE CHI TANTO SI SCHIERA PER L'INCENERITORE IN REALTA' NON PUO' ESPRIMERE ALCUN PARERE O FORNIRE DATI IN QUANDO NON COMPETENTE NEL SETTORE, MA ANZI DEL TUTTO IGNORANTE SULL'ARGOMENTO. IN PARTICOLAR MODO IL COMMISSARIO LIQUIDATORE DEL CONSORZIO, CHE IN REALTA' NON POTREBBE NEPPURE OCCUPARSI DI DETTO ARGOMENTO NON ESSENDO SUO COMPITO, INFATTI RISULTA CHE LA STESSA, COME SI CAPISCE DALLO STESSO TITOLO "COMMISSARIO LIQUIDATORE" DOVEVA ACCOMAPGNARE IL CONSORZIO INDUSTRIALE ALLA SUA TRASFORMAZIONE COME INDICATO DALLE LEGGI REGIONALI CHE TRASFORMAVANO I CONSORZI. IL PRESIDENTE DELL'INCENERITORE PER TUTTA LA VITA E' STATO UN AFFWERMATO VETERINARIO, NIENTE A CHE FARE CON IL TRATTAMENTO RIFIUTI.. QUINDI OGNUNO FACESSO QUELLO GLI COMPETE E NON ANDARE A TRATTARE ARGOMENTI COSI' IMPORTANTI E FORSE LESIVI PER I CITTADINI DEL CIRCONDARIO DI MACOMER. IL VOLERSI METTERE A TUTTI I COSTI IN MOSTRA NON E' UNA GIUSTIFICAZIONE

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