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martedì 25 maggio 2010

Lettera aperta ai candidati alla presidenza della Provincia di Nuoro

Si è costituito a Macomer il Comitato NON BRUCIAMOCI IL FUTURO, sostenuto da oltre 1.200 cittadini di Macomer e di altri paesi del Marghine. con l’obiettivo di contrastare il progetto di un nuovo inceneritore a Tossilo (Macomer). Per realizzare tale progetto, che raddoppia la quantità di rifiuti attualmente trattati, la Giunta Regionale, con motivazioni sospette e pretestuose, ha reso disponibile un finanziamento al Consorzio Industriale di Macomer (delibera n. 12/22 del 23/03/2010), nonostante questo sia attualmente in via di liquidazione.


Considerato che:


  1. Il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti giudica, tra le cinque proposte, quella di realizzare un inceneritore a Tossilo la più sfavorevole da un punto di vista economico-ambientale e poco significativa nel sistema regionale di gestione dei rifiuti;

  1. La delibera della Giunta regionale di fatto esautora la Provincia alla quale, ai sensi dell’art. 197 del Testo Unico, così come modificato dal D. Lgs. n. 4/2008, competono le funzioni amministrative concernenti la programmazione e l’organizzazione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale;

  1. i dati forniti dall’ARPA Sardegna nel 10° rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna (dati al 2008) indicano per la provincia di Nuoro una raccolta differenziata del 32,3%, percentuale molto distante dagli obiettivi di legge, che prevedevano alla fine del 2008 almeno il 45% e il 50% entro la fine del 2009. Al contrario altre Province (Medio Campidano, Ogliastra) hanno già superato ampiamente tale obiettivo;

  1. 35 Comuni del Nuorese su 52 effettuano una raccolta differenziata al di sopra dell’obiettivo previsto dalla legge, e di questi ben 25 sono prossimi al raggiungimento del 65% (percentuale fissata dalla legge entro la fine del 2012), con eccellenze che hanno già superato tale obiettivo (Lei 76,4%, Bortigali 70,0%, Sindia 67,3% e Silanus 66,0%).

  1. 11 comuni non hanno raggiunto la quota prefissata di raccolta differenziata e tra questi i comuni di Orosei e Siniscola, rispettivamente con il 2% e il 6,4%, hanno la peggiore raccolta differenziata; invece la città di Nuoro in soli 15 mesi è passata da una percentuale del 27,2% (2008) a 67% di raccolta differenziata (marzo 2010), dimostrando, insieme a molti altri comuni, che in poco tempo è possibile raggiungere e superare il 65%;

  1. sono forti e crescenti le preoccupazioni dei cittadini del Marghine e della provincia sugli effetti negativi degli inceneritori sulla salute delle persone e sull’ambiente, confermate anche da diverse ricerche scientifiche realizzate a livello internazionale;

  1. secondo l’associazione medici per l’ambiente (ISDE Italia)l'incenerimento dei rifiuti solidi urbani è, fra tutte le tecnologie, la meno rispettosa dell'ambiente e della salute. E’ inevitabile la produzione di ceneri (che rappresentano circa 1/3 in peso dei rifiuti in ingresso e devono essere smaltite in discariche speciali) e l'immissione sistematica e continua nell’atmosfera di fumi, polveri grossolane (PM10) e fini (PM2.5, ovvero con diametri inferiori a 2.5 micron) costituite da nanoparticelle di sostanze chimiche (metalli pesanti, idrocarburi policiclici, policlorobifenili, benzene, diossine e furani, ecc.) estremamente pericolose, perché persistenti ed accumulabili negli organismi viventi”;

  1. L’ASL di Nuoro, in collaborazione con l’ASL di Sassari, ha avviato un progetto di ricerca sull’incidenza dei tumori della popolazione del Distretto Sanitario di Macomer per verificare l’eventuale collegamento delle patologie oncologiche con gli inceneritori esistenti nell’area di Tossilo, progetto che si concluderà non prima del 2012 (Unione Sarda e Nuova Sardegna del 22 maggio 2010);

  1. sono attualmente disponibili tecnologie che consentono di raggiungere in breve tempo l’obiettivo “Rifiuti Zero”, senza l’uso di inceneritori e di discariche, che sfruttano la frazione secca residua del rifiuto indifferenziato, proveniente da una raccolta differenziata spinta, per la produzione di granulati certificati da utilizzare nell’edilizia;

  1. la provincia di Sassari, che secondo il Piano Regionale dei Rifiuti dovrebbe realizzare il secondo polo di incenerimento in Sardegna, sembra invece interessata, insieme alla provincia di Olbia/Tempio, ad abbandonare lo scenario dell’incenerimento dei rifiuti proposto dal Piano Regionale a favore di un impianto bio-meccanico a freddo e con selezione manuale, come già avviene anche in Sardegna (Consorzio Anglona Ambiente), nel Veneto (Consorzio Riciclo Vedelago) e in altre province italiane, ove si raggiunge la soglia dei “Rifiuti Zero”;


Il Comitato chiede ai candidati a Presidente della Provincia di Nuoro:

  • se intendano rivendicare il ruolo dell’Amministrazione provinciale nelle scelte che incidono sulla salute, sulla qualità della vita dei cittadini e sul rispetto dei loro diritti ;

  • se intendano impegnarsi per ridiscutere i futuri scenari della gestione dei rifiuti in Provincia di Nuoro e tra questi quello che può garantire il raggiungimento dei rifiuti zero;

  • quali misure e interventi intendano realizzare per consentire il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla legge per la raccolta differenziata in Provincia di Nuoro

  • se intendano sostenere la progressiva dismissione degli inceneritori esistenti a Tossilo;

  • se intendano bloccare in ogni modo qualsiasi richiesta di realizzare nuovi inceneritori nell’area di Tossilo e nel resto della Provincia almeno fino a quando saranno disponibili i dati della ricerca dell’ASL di Nuoro.



1 commento:

  1. vorrei sapere dai candidati presidenti perchè la provincia di Nuoro consente di trattare nell'impianto di Tossilo anche rifiuti provenienti da altre province. E queste cosa fanno? dove va a finire la programmazione della gestione dei rifiuti. Mi risulta che l'inceneritore di macomer ha trattato nel 2008 ben 28.000 t di rifuti mentre con la raccolta differenziata al 65% la provincia di Nuoro dovrebbe trattare soltanto 24.000 t/annue di rifiuto. Perchè allora un nuovo inceneritore da 60.000 t/annue? per risolvere i problemi ad altre province e crearcene nella nostra?

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