Le associazioni ecologiste Amici
della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico, l’ Associazione “Medici per
l’Ambiente – I.S.D.E., il Comitato “Non Bruciamoci il Futuro”di Macomer, il Comitato
per l’Ambiente – Olbia e il Comitato Civico “Essere Cittadini” – Tempio
Pausania hanno inoltrato (27 luglio2012) uno specifico ricorso avverso la
previsione della progettazione esecutiva e la realizzazione di “una nuova linea
di termovalorizzazione da 30 MWT presso il sistema di trattamento rifiuti”
esistente nella zona industriale di Tossilo,in Comune di Macomer
(NU),attraverso il relativo bando di gara recentemente pubblicato.
Tuttavia non è stato svolto il
necessario procedimento divalutazione di impatto ambientale (V.I.A.),
comprensivo della valutazione di incidenza ambientale perla prossimità della
Zona di Protezione Speciale (ZPS) denominata “Altopiano di Abbasanta”
(direttiven. 92/43/CEE e n. 2009/147/CE).
Sono stati interessati la Commissione
europea, la Commissione per le petizioni del Parlamento europeo, il Ministero
dell’ambiente, il Servizio regionale valutazione degli impatti e, per gli
eventuali aspetti di competenza, la Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Oristano.
L’impianto progettato dal
Consorzio per la zona industriale di Macomer prevede una nuova “linea di
trattamento rifiuti” in aggiunta alle due esistenti per il trattamento di
60.000 tonnellate di rifiuti all’anno,grazie a un finanziamento complessivo di
45,5 milioni di euro, di cui 20.155.497,55 di fondi comunitari e regionali,
secondo quanto riportato nella “scheda intervento infrastrutturale” del
progetto di sviluppo locale “Area crisi Tossilo”, finanziato sulla Linea di
Attività 4.1.4.a del P.O. FESR 2007-2013.
Si deve, inoltre, rammentare che
il Consorzio per la zona industriale di Macomer è stato soppresso ai sensi
dell’art. 7, comma 38°, della legge regionale n. 3/2008 e la medesima
attività di programmazione, richiesta fondi, gestione di una revisione degli
impianti industriali in dotazione al soggetto in liquidazione appare ben poco
rispondente alle direttive emanate ai Commissari liquidatori con deliberazione
Giunta regionale n. 23/17 del 2008,ai sensi dell’art. 7, commi 38° e 39°, della
legge regionale n. 3/2008.
Le associazioni e i comitati
ecologisti attendono ora un pronunciamento delle Istituzioni comunitarie,
nazionali e regionali allertate.
l inceneritore deve chiudere! ne va della salute della gente macomer e del circondario!
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